I Tir soltanto in autostrada

I Tir soltanto in autostrada La proposta di legge approvata dalla commissione Trasporti della Camera I Tir soltanto in autostrada Via dall'Adriatica e dalla Genova-Corniglianp ANCONA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Non tutto è stato ancora definito (per esempio, non si sa chi e in che misura dovrà accollarsi l'onere finanziario: e si parla di vari miliardi da sborsare ogni anno), ma nonostante questo la commissione Trasporti della Camera, all'unanimità, ha preso una decisione che rappresenta un grosso passo avanti e che apre un varco destinato ad ulteriori sviluppi ed applicazioni. In sede referente è stata approvata la proposta di legge per l'utilizzazione, gratuita, da parte degli automezzi pesanti del tratto di autostrada A-14 compreso tra Rimini e Termoli. Il provvedimento verrà applicato anche per l'attraversamento urbano del quartiere di Genova-Cornigliano, compresi i rispettivi territori comunali. Ad essi sono interessati autotreni, autoarticolati ed autosnodati. Il provvedimento è stato dettato da «motivi di sanità e sicurezza pubblica», ossia per i ru¬ mori, i gas di scarico e un gran numero di incidenti, molti dei quali con conseguenze mortali, provocati dai Tir. Nelle Marche e in Abruzzo alla questione sono interessati molti centri: Pesaro, Fano, Sinigallia, Civitanova Marche, Porto San Giorgio, San Benedetto del Tronto, Alba Adriatica, Giulianova, località letteralmente tagliate in due dalla Statale Adriatica, di fatto una strada urbana ma percorsa, giorno e notte, da automezzi pesanti di tutti i tipi. Da anni ambientalisti, forze politiche e comitati popolari chiedono che i Tir vengano deviati sulla vicina autostrada. Ma non se ne è fatto mai nulla per colpa delle difficoltà a liberalizzare la A-14. A gennaio alcuni sindaci hanno tentato la strada delle ordinanze di divieto di transito agli automezzi pesanti, ma con risultati scarsi: le organizzazioni dei camionisti non si opponevano, ma chiedevano che il pedaggio non fosse a loro carico. Un nodo per anni rimasto irrisolto, nonostante le proteste e le manifestazioni degli abitanti dei paesi che si affacciano sulla Statale Adriatica: l'ultima, una fiaccolata, tre sere fa. E appena ieri mattina, prima che si sapesse della decisione della commissione, la Lega Ambiente aveva ribadito la richiesta di una «immediata liberalizzazione della A-14 per i Tir». Nel pomeriggio, finalmente, la notizia da Montecitorio. E' una proposta di legge ancora in sede referente, il cui iter di approvazione si prospetta pieno di insidie. «In ogni modo — ha commentato la segretaria regionale del pei delle Marche, Cristina Cecchini — si tratta di una prima grande vittoria dei cittadini marchigiani». Soddisfazione è stata espressa anche dal vicesindaco di Ancona, il democristiano Luigi Fabri. Sul piano operativo, sarà ora il ministro dei Lavori Pubblici a individuare, con un decreto, i tratti autostradali alternativi e a stipulare una convenzione con le società concessionarie delle autostrade. Rimane il problema della copertura finanzia¬ ria. Il sottosegretario Francesco Curci ha detto che il governo non ha obiezioni al finanziamento, e anzi sarà sua preoccupazione reperirlo: ha chiesto una settimana di tempo per poter ripartire sul piano tecnico gli oneri a carico dei vari enti, Stato, Regioni, Province, Comuni interessati e gli stessi autotrasportatori. Per ora, da parte di questi ultimi, non ci sono state reazioni, ma nei mesi scorsi, alla ventilata ipotesi di un contributo del 30 per cento del pedaggio, i camionisti si erano opposti. Il vero nodo da sciogliere, a questo punto, sembra quello della ripartizione dell'onere finanziario. I membri comunisti della commissione Trasporti, pur approvando la proposta di legge (che riprende ampiamente una loro analoga proposta) hanno, in proposito, espresso dubbi sull'opportunità di trasferire gli oneri anche a carico degli enti locali in un provvedimento «di stretta competenza dello Stato». Franco De Felice

Persone citate: Cristina Cecchini, Francesco Curci, Franco De Felice, Luigi Fabri, Pesaro, Sinigallia

Luoghi citati: Abruzzo, Ancona, Fano, Giulianova, Marche, Rimini, Termoli