Antidroga

Antidroga Antidroga Sulla legge lite al Senato ROMA DALLA REDAZIONE Al Senato il governo è presente in ordine sparso al dibattito sulla nuova legge antidroga. Il testo è in discussione davanti alle commissioni Giustizia e Sanità di palazzo Madama, e nella pioggia di emendamenti ce ne sono molti presentati a titolo personale dai rappresentanti dei vari ministeri senza che gli altri rappresentanti del governo ne sappiano niente prima. «Sono emendamenti nei quali ciascun ministero cerca di allargare le proprie competenze, e che danno l'impressione di uno scoordinamento», commenta il senatore psi Casoli, relatore di maggioranza. Ieri i sottosegretari alle Finanze De Luca, all'Interno Ruffino e alla Giustizia Castiglione sono arrivati alla lite durante la seduta delle Commissioni, al punto che il presidente Zito è stato costretto a sospenderla. Non è accettabile — questa la motivazione — che il governo si presenti con tre posizioni differenti. Si stava esaminando l'articolo 22, quello che regola l'attività di polizia giudiziaria. Sulla parte relativa a chi deve effettuare le ispezioni alle frontiere di persone sospette, il sottosegretario alle Finanze ha tirato fuori un emendamento che aumentava le competenze del suo ministero di fronte al quale i suoi colleghi dell'Interno e della Giustizia si sono ribellati. Ne è venuta fuori una lite tra i rappresentanti del governo, durata fino a quando il presidente non ha deciso di sospendere la seduta. Alla ripresa, vista l'inconciliabilità delle posizioni, l'emendamento è stato ritirato, e il testo approvato come era stato presentato: le ispezioni spettano alla Guardia di finanza salvo la possibilità di intervenire per la polizia giudiziaria a operazioni in corso. Per il resto, sono stati approvati altri articoli che riguardano gli interventi informativi nel settore scolastico. Sul problema della pubblicità «indiretta» alle sostanze stupefacenti, Casoli ha confermato la sua interpretazione estensiva, che potrebbe arrivare alla censura di canzoni o libri. Per il radicale Livers, una simile interpretazione sarebbe «autentica follia», perché «si arriverebbe ad istituire un reato di opinione illimitato». Nel dibattito interviene sul Popolo il de Toth, per il quale «l'opposizione comunista al disegno di legge assume un carattere strumentale. Il pei è consapevole che se avesse responsabilità di governo non potrebbe giungere a soluzioni diverse da quelle della maggioranza». La discussione in Commissione si concluderà stasera, in modo che il dibattito in aula possa cominciare a metà novembre, dopo la sessione finanziaria.

Persone citate: Casoli, Castiglione, De Luca, Ruffino, Toth, Zito

Luoghi citati: Casoli, Roma