Volvo-Renault si tratta

Volvo-Renault: si tratta Un portavoce svedese ammette i colloqui per una joint venture Volvo-Renault: si tratta In vista una holding da 53 mila miliardi PARIGI NOSTRO SERVÌZIO Un accordo tra la Renault e la Volvo per creare una super-holding che si piazzerebbe al terzo posto nella classifica europea dei gruppi industriali, subito dietro Fiat e Daimler-Benz. La voce è stata lanciata da un settimanale economico svedese, «Veckans Affaerer», e sostanzialmente confermata da un portavoce della casa di Goteborg. Secondo il settimanale il governo svedese «è stato informato di questa grande fusione europea da una lettera del direttore della Volvo, Pehr Gyllenhammar». Proprio Gyllenhammar, 53 anni, sarebbe — secondo il settimanale — il candidato principale per la direzione della nuova holding francosvedese che avrebbe sede a Parigi. Un gruppo con 250.000 dipendenti, un fatturato di 53 mi¬ la miliardi di lire, che dovrebbe produrre sia automobili sia veicoli industriali. Ma il portavoce della Renault sorride quando gli si chiede una conferma. «Non commentiamo mai questo genere di informazioni. Ci hanno già attribuito, negli ultimi tempi, diversi matrimoni, come quello con la Toyota. Ma più semplicemente noi, come tutti gli altri grandi costruttori europei, ci guardiamo attorno alla ricerca di eventuali accordi di cooperazione. E con la Volvo collaboriamo strettamente ormai da molti anni». La Volvo, in effetti, commercializza da tempo la gamma Renault in Scandinavia. E da una decina di anni la Renault fornisce propulsori agli svedesi. Come il quattro cilindri montato sui modelli Volvo più economici ed il sei cilindri PRV (Peugeot-Renault-Volvo) che oltre alle Volvo 240 e 740 equipaggia anche le Lancia Thema. Certo qualche dubbio su questo matrimonio annunciato sussiste, come fanno osservare alcuni analisti finanziari parigini. La Volvo è un'azienda privata, la Renault un grande gruppo statale, nel mirino della Commissione di Bruxelles per i finanziamenti pubblici a fondo perduto in contrasto con le regole comunitarie della concorrenza. E poi la Volvo, se avesse voluto espandersi a livello continentale, avrebbe potuto profittare della vendita della connazionale Saab per formare un forte polo svedese. E invece non lo ha fatto, nonostante i legami azionari comuni tramite la famiglia Wallenberg. Comunque sia di questa schermaglia verbale, un effetto concreto già c'è stato: i titoli Volvo a Wall Street in seguito alla notizia hanno avuto un forte rialzo. Paolo Potetti

Persone citate: Gyllenhammar, Paolo Potetti, Pehr Gyllenhammar, Wallenberg

Luoghi citati: Bruxelles, Parigi