I re dei media super ricchi in Usa

I re dei media super ricchi in Usa Al primo posto John Kluge, presidente della Metromedia, con 7000 miliardi di lire I re dei media super ricchi in Usa Giornali e tv in testa nella classifica di Forbes WASHINGTON DAL NÒSTRO CORRISPONDENTE L'uomo più ricco d'America è uno dei baroni delle telecomunicazioni, John Werner Kluge, di 75 anni, il presidente della Metromedia, con un patrimonio di 5 miliardi e 200 milioni di dollari, 7 mila miliardi di lire. Kluge, che è nato in Germania, ha spodestato Sam Walton, yankee purosangue, padrone dei grandi magazzini Wal Mart, che è sceso al ventesimo posto della graduatoria. Walton ha diviso la sua immensa fortuna, 9 miliardi di dollari, 12 mila 500 miliardi di lire, tra i suoi quattro figli. Come carattere e sistema di lavoro i due personaggi sono agli antipodi. Kluge è un megalomane che vive in un palazzo di 45 stanze in Virginia, al suo terzo matrimonio. Walton, 71 anni, è un risparmiatore, si è concentrato su una attività, lavora ora in un grande magazzino ora in un altro, è un nonno sereno e vive in una villa normale. La storia di Kluge e di Walton è raccontata nell'ultimo numero della rivista «Forbes», che compila la classifica annuale dei super ricchi d'America. E' sintomatica del grosso cambiamento in atto nel Paese. I super ricchi non sono più i magnati dell'acciaio o del petrolio, né i grandi proprietari immobiliari. Sono appunto i nuovi signori delle telecomunicazioni. Il dato più significativo è che tra i primi dieci miliardari americani, otto operano nel campo delle radio-tv, o dei giornali, o dei computer e via di seguito. Un'altia constatazione: mentre i poveri diventano sempre più poveri, i ricchi diventano sempre più ricchi. Il patrimonio complessivo dei magnifici 400 di «Forbes», 269 miliardi di dollari, è aumentato infatti del 22% mentre la media degli sti¬ pendi e dei salari è salita di meno del 4%. Chi viene dopo Kluge? Il numero due, con 4 miliardi e 200 milioni di dollari, è un finanziere, Warren Edward Buffett, di Omaha, nel Nebraska, il miglior giocatore di Borsa d'America: deve il sue successo al «boom» di Wall Street dopo il collasso del 19 ottobre '87. Terzo in graduatoria con 2 miliardi e 900 milioni di dollari è Sumner Murray Redstone, di Newton nel Massachusetts, che possiede cinema, teatri e stazioni televisive. Quarto è l'armatore di Miami Ted Arison, quinto Ronald Owen Perelman, un finanziere specializzato nei mass media, entrambi con una fortuna di circa 2 miliardi 700 milioni di dollari. Seguono alla pari, a quota 2 miliardi 600 milioni di dollari, i fratelli Newhouse, della omonima catena di giornali. Come sempre, la classifica di «Forbes» demolisce alcuni miti. Due dei miliardari più chiacchierati d'America, il re dei grattacieli di New York Donald Trump e il re dei mass media Rupert Murdoch, figurano «solo» in venticinquesima posizione con 1 miliardo e 700 milioni di dollari ciascuno. Il 40% dei super ricchi sono tali non per merito proprio ma grazie a un'eredità. Le donne continuano a formare una sparuta minoranza, sono appena 54. Il settore dove un giovane può arricchirsi rapidamente è uno solo, l'elettronica: l'esempio è Bill Gates, un genio dei software, i programmi per computer, che ha raggiunto 1 miliardo e 250 milioni i dollari. Che cosa ci vuole per entrare nella graduatoria di «Forbes»? L'anno scorso, all'ultimo erano bastati 225 milioni di dollari, 315 miliardi di lire. Quest'anno ci sono voluti 50 milioni di dollari o 70 miliardi rii lire in più. [e. e]