La sterlina in caduta libera

La sterlina in caduta libera La moneta affonda nonostante le difese della Banca d'Inghilterra La sterlina in caduta libera E Greenspanfa ripartire il dollaro ROMA. Martedì di burrasca per dollaro e sterlina. Il primo è ripartito sull'onda di una dichiarazione del presidente della Fed Alan Greenspan rimbalzata da Mosca a New York (in pochi attimi ha sfondato quota 1,90 marchi e 1390 lire contro gli 1,8858 marchi e le 1382,4 lire ! dei fixing europei), mentre la sterlina, nonostante le robuste difese messe in piedi dalla Banca d'Inghilterra, è continuata a scivolare pesantemente sui mercati europei: a Francoforte è stata fissata a 2,9580 marchi (in netto ribasso dai 2,9750 di lunedì), mentre a Milano si è deprezzata anche rispetto alla «liretta» passando a 2170 lire (dalle 2177,8 del giorno prima). La dichiarazione rialzista di Greenspan, che si trova come noto in visita a Mosca, ò stata questa: «I tentativi di mantenere tassi di cambio irrealistici potrebbero portare alla destabilizzazione dei flussi interna¬ zionali di capitale e finire per dovere essere abbandonati». Il mercato, secondo gli analisti, ha visto in queste parole il segno di una divergenza con il recente comunicato del «G7» in cui si affermava che il rafforzamento messo a segno dal dollaro dopo l'ultima riunione dei Sette Grandi a Washington in aprile non era coerente con i dati fondamentali dell'economia americana. Il comunicato suggeriva un'iniziativa perimpedire altri rialzi del dollaro. Greenspan si trova a Mosca per discutere con i dirigenti sovietici come gli Stati Uniti possono aiutare il Cremlino a uscire dalle attuali, grosse difficoltà economiche. Nel corso di un incontro con esponenti americani e sovietici nella residenza dell'ambasciatore Usa, il presidente della Fed ha anche ammonito che nelle decisoni di politica monetaria «una attenzione non ordinata ad alcuni ti¬ pi di target intermedi come il livello immediato dei tassi di cambio o dei tassi di interesse potrebbe non favorire il raggiungimento di obiettivi a lungo termine». E veniamo alla sterlina. A difesa della valuta è intervenuta anche ieri massicciamente e a più riprese la Banca d'Inghilterra: prima cedendo dollari all'apertura dei mercati europei, poi vendendo Ecu quando la >noneta era scambiata attorno ai 3,9575 marchi; infine subito dopo i fixing ha ricominciato a vendere dollari, quando la sterlina era attorno agli 1,5675 dollari, appena al di sopra dei minimi. Per frenare la discesa della moneta è scesa in campo la stessa Thatcher lanciando segnali rassicuranti al congresso del partito conservatore. «L'economia è più forte che mai — ha detto il primo ministro ad una cena precongressuale lu- nedì notte — il livello di vita non è mai stato così elevato». Ma i titoli dei giornali ieri mattina erano tutti concentrati sulla crisi della moneta. «I tories — ha scritto il Time — si riuniscono a Blackpool, mentre i titoli e la sterlina sono in caduta libera». [r. e. s] Alan Greenspan

Persone citate: Alan Greenspan, Greenspan, Thatcher

Luoghi citati: Francoforte, Milano, Mosca, New York, Roma, Stati Uniti, Usa, Washington