Stambecco soffocato di Gio. Bia.

In asilo latte scaduto Avariata anche la pasta, insetti e escrementi nella cucina In asilo latte scaduto Roma, la mensa chiusa dai Nas ROMA. Quando sono arrivati nella cucina dell'asilo, i carabinieri del nucleo antisofisticazioni hanno trovato di tutto: mosche morte, escrementi di uccello, latte e formaggi avariati, frigoriferi e forni sporchi o arrugginiti. I militari hanno messo i sigilli, stilato un rapporto alla magistratura e denunciato i responsabili. La cucina è stata messa sotto sequestro, e i bambini dall'altro ieri mangiano a casa. Sicuramente meglio, a quanto risulta dal rapporto consegnato alla procura della Repubblica che contiene i particolari dell'ennesimo scandalo sulle mense scolastiche di Roma. L'asilo, pubblico, si chiama «Podere Rosa» e si trova a San Basilio, un quartiere periferico. I carabinieri sono andati a farvi visita dopo un esposto presentato da 33 genitori che denunciavano carenze nella gestione della mensa e soprattutto la qualità scadente del cibo. L'ispezione è avvenuta l'altra mattina. Ne è venuto fuori, raccontano gli ufficiali del Nas nel loro rapporto, un autentico campionario di frodi e ruberie. A cominciare dalle razioni dei pasti, risultate «di peso inferiore a quanto stabilito nel capitolato d'appalto». Le verdure cotte, già pronte per il pranzo dell'altro ieri, erano anch'esse sottopeso rispetto al contratto siglato con la ditta che si era aggiudicata l'appalto, la «Irs» di Pomezia. La carne poi era congelata, mentre negli accordi era specificato che doveva essere fresca. Surgelati potevano essere soltanto il pesce e le verdure. Il latte era scaduto, co"\ come la pasta pronta per essere cotta. Avariati sono apparsi ad un primo esame anche i formaggi. Le condizioni igieniche della cucina non erano migliori. Insetti vivi e morti dappertutto, come mosche e scarafaggi; i frigoriferi, i forni e i piani di lavoro sporchi o pieni di ruggine. Nessun locale, inoltre, aveva l'autorizzazione sanitaria prevista dalla legge 283 del 1962. Il titolare della ditta appaltatrice, Fiero Innocenzi, è stato denunciato a piede libero. I reati sono «inadempimento di contratti di pubbliche forniture» e «frode nelle pubbliche forniture». Secondo la legge la pena può arrivare fino a cinque anni di carcere, che possono aumentare quando le forniture, come in questo caso, riguardano sostanze alimentari. Nessuna denuncia per i responsabili della scuola materna. Secondo le norme in vigore una volta assegnato l'appalto le autorità scolastiche non hanno il dovere di esercitare più alcun controllo su come vengono gestite le mense. Non è la prima volta che la «Irs» viene coinvolta in scandali finiti sui tavoli di qualche giudice. Il nome della ditta figura anche nell'elenco di quelle finite sotto accusa nell'inchiesta sugli appalti comunali per le mense scolastiche. In seguito all'intossicazione di alcuni bambini partirono denunce che sono arrivate fino ai più alti vertici del Campidoglio, provocando lo scioglimento della Giunta di Roma. [gio. bia.]

Persone citate: Innocenzi

Luoghi citati: Pomezia, Roma, San Basilio