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Al dormitorio come in ufficio GIAPPONE I dipendenti della Sharp in contatto permanente con l'azienda l Al dormitorio come in ufficio Computer in camera «per lavorare sempre» TOKYO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dormitori avveniristici stanno per essere costruiti dalla Sharp accanto alle sedi di Nara e Hiroshima per le migliaia di funzionari e impiegati senza casa. Non più quelli attuali, dove sono stipati in quattromila, una linea telefonica per tutti e altoparlanti che chiamano all'apparecchio il tale o il talaltro. In futuro i dipendenti resteranno in perpetuo contatto con l'ufficio anche al termine degli straordinari. Come si conviene per un'azienda leader nell'elettronica, i nuovi dormitori saranno un modello di comunicazione integrata, equipaggiati col non plus ultra dell'mghtech, affinché si possa lasciare l'ufficio.ma non il lavoro. Funzionari ed impiegati non dormiranno più in due nella stessa stanza. Ne avranno una individuale, con telefono, fax, computer collegati alla rete aziendale, affinché, come osserva il quotidiano «Nikkei», il personale «possa lavorare sempre». Rientrando la sera dal giro dei clienti, i venditori non dovranno andare l'indomani in sede: basterà che invece di mettersi a dormire si mettano al computer per ricevere le nuove disposizioni e ripartire il giorno dopo. Eventuali documenti gli saranno trasmessi per fax, magari nella notte. E a qualsiasi ora potranno dialogare :on l'azienda, che così non verrà mai a mancargli. Lo stesso per ricercatori, progettisti, tecnici: finito lo straordinario, potranno dalla loro cameretta accedere tramite il computer al lavoro lasciato in sospeso, mettersi in contatto con altri colleghi, scambiarsi messaggi. Non avranno il senso di smarrimento di molti dopo essere usciti dal lavoro. A causa degli alti costi delle abitazioni, molte aziende hanno dormitori per i dipendenti. Si tratta di alloggi collettivi il cui standard è largamente inferiore all'immagine di modernità che le imprese giapponesi proiettano di sé coi loro prodotti di alta qualità. La Sharp ha deciso adesso che anche il modo di vivere dei suoi dipendenti nei dormitori sia al suo stesso livello come impresa. Investirà 160 miliardi di lire in quest'opera di cui viene esaltata la socialità con l'integrazione tra il dipendente e l'azienda. Saranno i primi dormitori con sistema di comunicazione integrata dal quale, senza proclarmarlo, ci si aspetta un aumento della produttività. Pare che alcuni dipendenti, tuttavia, non siano entusiasti. «Sarà come trasformare la casa in luogo di lavoro», mugugnano, da autentici lazzaroni. Fernando Mezzetti