«Non so nulla di quel market» di Luisella Re
«Non so nulla di quel market» Centro commerciale allo stadio, replica l'assessore Carla Spagnuolo «Non so nulla di quel market» Orbassano: «Non perdiamo i finanziamenti!» «Io avrei autorizzato un'area commerciale di trentamila metri al nuovo stadio? Mi chiedo come, visto che in proposito non ho in mano neppure un pezzo di carta. Concedere cosa ed a chi, se nessuno mi ha proposto nulla? Senza contare che sul tema potrei esprimere al massimo un parere, dato che su ogni centro commerciale oltre i 1500 metri deve pronunciarsi esclusivamente la Regione». Con più fastidio che preoccu¬ pazione, l'assessore Carla Spagnuolo affronta lo «scandalo» del supermarket alla Continassa. Un'ennesima manovra oscura? L'assessore si permette un attimo di cedimento venato di ironia: «A ottobre comincerò le consultazioni sul nuovo Piano Commerciale, ormai definito tranne che per l'ambulantato. Con tante cose serie all'orizzonte, è inconcepibile dover passar tre quarti del tempo a difendersi da nuvole d'aria fritta...». Meglio tagliar corto, dunque. «I funzionari dell'Acqua Marcia li ho visti solo due volte, tra la fine dell'88 e l'inizio di quest'anno. Punto di partenza: la convenzione sullo stadio approvata dal Comune compreso un mio emendamento all'articolo 28, in cui sottolineavo che le attività commerciali qui contemplate sarebbero in ogni caso sottostate alle leggi e ai regolamenti comunali e regionali». Ed ecco com'è andata. «Nel primo incontro ho illustrato l'iter procedurale. Nel secondo, invece, mi hanno presentato una progettista francese cui ho fatto auguri di buon lavoro. Ed è finita qui». Unica cifra ufficiale: i tredicimila metri dello stadio destinati in prima battuta «ma solo parzialmente» al commercio. Una metratura inalterata nonostante una successiva variante di ampliamento dell'Acqua Marcia che, non allegando alcuna tabella di aree, ha provocato una formale riserva dell'assessore Matteoli. Tappa finale: lo spostamento degli spogliatoi che ha liberato altri cinquemila metri, non ipotizzabili comunque per il commercio. E' così che Carla Spagnuolo prende seccamente distanza dall'ennesima bufera della Continassa: se dev'esser polemica, almeno sia fondata. Come quella legata al futuro Centro agroalimentare di importanza nazionale in previsione ad Orbassano, ad esempio. Alla sua base, la delibera già approvata dal Coreco con cui, il luglio scorso, l'assessore ha limitato a quattro tra le forze legittimate il primo nucleo del consorzio che costruita e gestirà la struttura. Di qui le infuocate reazioni di alcuni esclusi. Sorride lei, sorniona: «Le avevo messe in conto. Si tratta di un'operazione intorno ai 250 miliardi. Obiettivo: il conglobamento dei mercati all'ingrosso a partire da quello ortofrutticolo di via Giordano Bruno». Perché allora limitare la società consortile al Comune, la Camera di commercio, l'Associazione piemontese dei grossisti d'ortofrutta e la Società Interporto Torino, escludendo altre presenze fondamentali quali Regione e Provincia, i Comuni di Rivoli e Grugliasco, il San Paolo e la Crt, la Federmercati, le organizzazioni degli agricoltori e dei dettaglianti? «Perché non tollero che la città perda i finanziamenti a fondo perduto stanziati dalla Finanziaria '86 per il 40 per cento della spesa globale. E perché voglio svegliare chi non ha ancora completato l'iter indispensabile per partecipare alla società consortile». Alla base di tanta urgenza «i sessanta giorni entro cui, secondo un decreto ministeriale, il consorzio dovrà presentare il progetto di massima per assicurarsi i finanziamenti». Una scadenza nevralgica, insomma. Incalza l'assessore: «Si tratta di una prima pietra, e lo sanno tutti, compreso chi protesta. Ottenuti i soldi, nessuna rappresentanza di diritto resterà tagliata fuori». Nessuna alternativa? «C'era ma è stata sprecata. Si lega ad una mia precedente delibera di aprile, dove il consorzio non escludeva alcuna parte in causa. Risultato: non ho mai ottenuto risposta dalla giunta mentre, sopravvenuta la cnsi politica, ci siamo ritrovati a luglio senza conoscere la futura maggioranza e poter contattare gli altri enti pubblici. Se ad agosto il capogruppo de Porcellana ha richiesto un momento di riflessione, d'accordo. Si sbrighi a riflettere, però». L'assessore attende: «Vogliono strappare questa delibera e ripristinare quella precedente? Si accomodino. Poi staremo a vedere come finirà». Luisella Re L'assessore CarJa Spagnuolo
Persone citate: Carla Spagnuolo, Matteoli, Porcellana, Spagnuolo
Luoghi citati: Grugliasco, Orbassano, Rivoli, San Paolo
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