Rubati quadri per dieci miliardi

Rubati quadri per dieci miliardi Ai pronipoti del cardinale Mazzarino Rubati quadri per dieci miliardi PALERMO. Nel cuore di Palermo, in via Maqueda, sabato notte sono state rubate 28 tele del '500, '600 e '700. E' un clamoroso furto di opere d'arte. Il bottino si aggira sui 10 miliardi. I derubati sono i pronipoti del cardinal Mazzarino. La polizia non ha dubbi: è l'ennesimo furto su commissione. Fra i quadri, dieci sovrapporte e numerosi paesaggi siciliani firmati da artisti della scuola siciliana che, soprattutto nel Seicento, ebbe il suo massimo splendore. Nessuna violenza e molta determinazione. I ladri — almeno cinque — hanno fatto irruzione a tarda ora sabato sera nel bellissimo palazzo dei conti Lanza di Mazzarino, cugini dell'autore del Gattopardo, sorprendendo la contessa Licia Berlingeri Lanza di Mazzarino di antica famiglia calabrese e la cognata Etta Sofio mentre seguivano una trasmissione in tv. Le due donne sono state legate e imbavagliate. Stessa sorte ha avuto il maggiordomo, Ruggero Schenetti. Nel palazzo non c'era più nessuno. I ladri hanno avuto via libera per agire indisturbati. Le vittime hanno riferito alla polizia che uno parlava con netta inflessione settentrionale. Le tele sono state tagliate con un coltello e portate via senza le cornici, alcune delle quali pesanti e ingombranti benché di notevole valore. L'allarme è stato dato al 113 della questura poco dopo la mezzanotte, quando il maggiordomo, riuscito a liberarsi, ha tolto i bavagli e i legacci alla contessa e alla cognata. La polizia è giunta poco dopo. Nel palazzo il 22 giugno dell'anno scorso fu ospitata per una colazione con un menu della più tipica cucina siciliana, la regina madre d'Inghilterra in visita in Sicilia. Per i Mazzarino, schivi, abituati ad aprire casa per ospiti accuratamente selezionati soltanto in rare circostanze, fu la conferma della risonanza del loro casato. Il conte Luigi Berlingeri Lanza di Mazzarino è morto recentemente. La vedova e la cognata senza sistemi d'allarme non temevano di subire furti. [a. r.l

Persone citate: Etta Sofio, Lanza, Licia Berlingeri, Luigi Berlingeri, Ruggero Schenetti

Luoghi citati: Inghilterra, Mazzarino, Palermo, Sicilia