Paese col cuore nuovo di Daniela Daniele

Paese col cuore nuovo Esperimento di portata mondiale sull'alimentazione Paese col cuore nuovo Ora a Martignacco si vive di più UDINE ■ DAL NOSTRO INVIATO Come rivoluzionare un paese, passando per le sue cucine e modificando le abitudini alimentari, pur nel rispetto di una salda e antica tradizione? Ma, soprattutto, perché farlo? Per seri «motivi di cuore». E, anche se «al cuore non si comanda», c'è qualcuno, qui a Udine, che è riuscito a sovvertire una routine che pareva, ormai, tranquillamente scontata. I friulani mangiano cibi ricchi di grassi, i friulani bevono e fumano parecchio. Risultato: l'incidenza delle malattie cardiovascolari è tra le più alte della Penisola (e va a braccetto con quella del Piemonte). Dalra constatazione di tale realtà è nato il progetto Martignacco che prende nome da un paesino a pochi chilometri dal capoluogo, fatto di case basse e ordinate, e che conta più o meno 5 mila anime. Ideatore di un intervento di prevenzione, che fino a qualche tempo fa è stato unico in Italia e adesso ha trovato seguaci anche in Emilia, è il professor Giorgio Antonio Feruglio, direttore dell'Istituto di Cardiologia dell'Ospedale Civile di Udine. Dodici anni fa (sollecitato anche dai politici del paese) puntò i riflettori su Martignacco e sui suoi abitanti, i quali, ignari di quanto sarebbe loro accaduto, continuavano serenamente a consumare abbondanti quantità di maiale, di formaggi grassi, di burro e via discorrendo. Si fecero conferenze, incontri, dibattiti, visite casa per casa; si mobilitarono i medici di famiglia, gli insegnanti e ogni possibile canale di propaganda per dire alla gente: volete ammalarvi di meno, morire di meno e vivere meglio? Cambiate certe abitudini, a cominciare da quel che mettete in tavola. Oggi si tirano le somme e si è potuto dimostrare che «prevenzione» può anche non essere, come troppo spesso accade, soltanto una parola. Lo dimostrano i dati che Feruglio ha presentato, recentemente e con gran successo, al congresso nazionale di Bologna, a quello mondiale di Washington e che sono stati pubblicati tra gli ultimi «Euroreports and studies» dell'OMS: «Siamo riusciti ad ottenere la riduzione del rischio coronarico del 40 per cento. La mortalità globale è diminuita del 18-20% e quella per malattie coronariche del 15. Abbiamo abbassato, nella popolazione, i livelli di colesterolemia, di ipertensione e aumentato il numero degli ipertesi controllati. Il fumo nei maschi (più colpiti dal vizio) è passato dal 59% della popolazione, nel '77, al 32%. Anche i tumori sono diminuiti». Le cifre sono il prodotto della comparazione con quanto acca- de in un paese vicino, San Giorgio di Nogaro, dove invece non c'è stata alcuna opera di prevenzione. Conseguenze positive che sono il frutto di un lavoro capillare, condotto con ostinazione «friulasburgica» dal cardiologo e dalla sua équipe: il dottor Diego Vanuzzo, aiuto di Feruglio, e la dottoressa Lorenza Pilotto, che hanno potuto contare sulla collaborazione di altri colleghi medici, di infermieri, dietisti, esperti della comunicazione e di una maestra di cucina del prestigioso Istituto Bianchini di Udine. Anche una cuoca? «C'era la necessità — spiega il dottor Venuzzo — di rivisitare la cucina tradizionale, alla quale le famiglie non avrebbero certo rinunciato, seguendo però i principi della moderna dietetica. Così abbiamo organizzato corsi per le casalinghe e l'iniziativa ha avuto ottima riuscita». Ma Feruglio & C. hanno fatto di più. Trasformatisi in novelli «gourmet», hanno pubblicato un libro di ricette dal titolo «Col cuore a tavola»: vi si trovano tante specialità regionali, ognuna con il calcolo totale delle calorie prodotte, delle proteine, dei glucidi e dei lipidi. Ogni mercoledì pomeriggio, al centro sociale di Martignacco, apre l'ambulatorio dell'Istituto di Cardiologia (nella sala d'attesa un monitor trasmette videocassette sulla prevenzione), punto di riferimento per quanti hanno bisogno di visite o di controlli periodici. E, siccome un'altra nemica del sistema cardiovascolare è la vita sedentaria, medici, politici e animatori sociali organizzano, periodicamente, gare campestri e camminate a premi. Visto il successo, inoltre, il progetto è stato inserito nel nuovo piano sociosanitario della Regione. Sembra proprio vero: i «problemi di cuore», a Udine e dintorni, vengono presi sul serio. Daniela Daniele N/MaBanogp K77-83

Persone citate: Diego Vanuzzo, Feruglio, Giorgio Antonio Feruglio, Lorenza Pilotto