La Juve ansima a centrocampo

La Juve ansima a centrocampo Esame di coscienza sul momento-no dei bianconeri mentre la gara di Parigi sa di ultima spiaggia La Juve ansima a centrocampo Fortunato: «In crisi per i cambi forzati» TORINO. Quando ci si sente in crisi, la soluzione è spesso una gita. Parigi è una buona distrazione. Per la Juve, il viaggio della prossima settimana a Parigi non costituirà una gita, ma una distrazione sì, e anche di più. La partita di Coppa Uefa contro il Paris St-Germain offrirà l'occasione per cancellare con un colpo di spugna le ultime quattro domeniche di campionato. Inter, Bari, Lazio, Atalanta, brutti ricordi. Stentato il successo casalingo contro i pugliesi, criticato anche dal presidente il gioco offerto al Flaminio, malgrado il punto guadagnato. Naturalmente è l'ultima sconfitta di fronte all'Atalanta a far discutere, a imbestialire i tifosi Ma le assenze contemporanee di tre titolari (Aleinikov, Schillaci, Zavarov) non possono essere dimenticate. Chiedere a Sacchi cosa vuol dire. Ma più dell'episodio di domenica, che rimarrà legato al gol di rapina di Caniggia, preoccupa il mese bianconero. Ha fatto registrare un calo di tono generale. Lo ammettono anche i giocatori. Galia non è uno dei leader (chi sono?) ma è un ragazzo serio: «Perdere in questo modo lascia una grande amarezza. Se si pensa che, malgrado il risultato negativo, contro l'Atalanta abbiamo giocato meglio che nelle partite con Bari e Lazio. I bergamaschi se continueranno a manovrare così, ben bloccati e con il contropiede veloce, daranno fastidio a tutti. Al Comu¬ nale sono stati eccellenti a centrocampo». Non a caso, proprio dove la Juve ha deluso. Certo, Aleinikov e Zavarov fuori. Ma troppo macchinoso il gioco di Fortunato, debole l'appoggio di Alessio, preoccupante in particolare (verifica sabato in ItaliaBrasile) il momento grigio di Marocchi, sempre ineccepibile nella quantità di lavoro, ma carente nella qualità. Una chiave di lettura, del problema, la offre Fortunato, uno dei coinvolti: «Rischiamo troppo, ci tradisce la voglia di strafare. Credo di o&txjie un buon giudice di me stesse, se di non aver giocato bene. 11 centrocampo è reparto che cresce di rendimento con la reciproca conoscenza fra i componenti. Le assenze a rotazione, per motivi vari e inevitabili, ci fanno forse perdere il senso della posizione». Le difficoltà del centrocampo, è inevitabile, pesano sulla difesa che è il reparto bianconere maggiormente sotto accusa. Tricella il più fischiato domenica. Un altro libero? Fortunato, chiamato in causa, risponde: «Quando per una squadra le cose non vanno bene, ci si aggrappa a tutto. Prima cosa, Tricella non merita affatto le critiche. Secondo punto, io sono disposto ad accettare quanto l'allenatore dovesse chiedermi, ma non credo lo farà. Ad ogni modo io non sono convinto, penso che il mio ruolo sia quello che occupo». L'analisi interna, serena malgrado l'ultimoo smacco, è segno di buona coscienza. Mentre si discute (anche negli uffici di piazza Crimea) l'ennesima programmazione della Juve di un altro domani, quella di oggi cerca di capire cosa stia accadendo. Ci prova Galia, gregario con cervello: «Stranamente ci siamo un po' seduti Dentro di noi c'è meno determinazione che in avvio di stagione. Siamo a tre punti dal Napoli. Il distacco è colmabile a patto che si ritorni presto ad essere quelli di un mese fa». Fortunato pone dei «paletti» al calo generale: «La nostra prossima partita sarà quella di Coppa. Non dobbiamo, non possiamo più sbagliare. Credo che per il Paris StGermain sarà dura». Una promessa da verificare fra nove giorni, a Parigi. L'esame di coscienza riscatta le penose proteste di spogliatoio, a caldo, sul fuori gioco di Caniggia (prima del corner che ha originato il gol...) segnalato invano dal guardalinee al distratto Baldas. Non è con deboli scuse che si risolvono i problemi bianconeri. Bruno Perucca Parigi sa di ultima spiaggia po Claudio Paul Caniggia, l'attaccante dallo scatto più bruciante di tutto il campionato, ha lasciato il segno domenica a Torino Claudio Paul Caniggia, l'attaccante dallo scatto più bruciante di tutto il campionato, ha lasciato il segno domenica a Torino