Un lunedì nero per la sterlina

Un lunedì nero per la sterlina TONFO ANCHE IN BORSA Un lunedì nero per la sterlina ROMA. Lunedì di tregua per il dollaro, ma non per la sterlina che, nonostante le difese della Banca d'Inghilterra, è caduta al di sotto della soglia psicologicamente cruciale dei 3 marchi fino a un fixing di 2,975 marchi contro i 3,0340 marchi di venerdì. La moneta britannica, nonostante due interventi della banca centrale, è scesa inoltre sugli 1,5764 dollari contro gli 1,6055 dollari di venerdì e sulle 2177,8 lire con un tonfo di oltre 41 lire rispetto alla chiusura ufficiale della fine dell'ultima ottava. L'aumento dei tassi di interesse al 15% (un primato nell'Ocse) non ha quindi giovato alla moneta britannica, che risente di una serie di fattori tra cui i continui deficit delle partite correnti inglesi, il timore che gli alti tassi di interesse inneschino una recessione dell'economia britannica, voci di contrasti sulla politica monetaria ai vertici del governo di Londra e voci infondate di dimissioni del cancelliere dello scacchiere Nigel Lawson. Lo scivolone della sterlina ha trascinato al ribasso anche la borsa di Londra, che ha perso 30,5 punto (l'I,31%) portandosi ai livelli più bassi dal 10 luglio. Alla tregua sul dollaro ha invece contribuito il sostanziale fermo dei mercati americani per il Columbus Day. A Milano, il biglietto verde è stato fissato a 1381,3 lire, circa sette lire in meno rispetto al fixing di venerdì.

Persone citate: Nigel Lawson

Luoghi citati: Londra, Milano, Roma