Efim, la guerra di Spagna di R. Ipp.

Efim, la guerra di Spagna Il presidente contestato da cinque consiglieri e dal ministro Fracanzani Efim, la guerra di Spagna Valiani difende il veto a El Ferrol ROMA. Domani all'Efim si combatterà la «guerra di Spagna». Davanti al consiglio di amministrazione, il vertice dell'ente difenderà la bocciatura di un investimento a El Ferrol. «Nessuno può imporci un'iniziativa che ci procura 50 miliardi di lire di perdite», avverte Roberto Savasta, componente liberale del comitato di presidenza. A volere l'operazione sono invece i ministri delle Partecipazioni statali, Carlo Fracanzani, e degli Esteri, Gianni De Michelis. Fracanzani chiede di tener fede agli impegni, rispettando i piani finanziari presentati in Parlamento. Lo scontro riguarda la realizzazione di uno stabilimento della Siv, azienda del gruppo, per produrre vetro. Il caso El Ferrol è stato inserito all'ultimo punto dell'ordine del giorno del consiglio, convocato dopo la richiesta dei cinque componenti che non fanno parte del comitato di presidenza. Ma fra loro c'è chi teme che si discuta solo della richiesta di approfondire la questione e non del merito dell'operazione; fra l'altro, si fa presente che non è stata fornita alcuna documentazione utile per un esame dettagliato. Il comitato di presidenza rivendica però la competenza esclusiva per valutare gli investimenti. «Il consiglio di amministrazione non è competente a stabilire se un progetto è economicamente valido o no», rileva Savasta. Al di là degli scontri che precedono l'appuntamento di domani, una possibile via d'uscita c'è. Per il presidente dell'ente Rolando Valiani e il vice Gaetano Mancini, l'iniziativa è stata bocciata così come si presenta ora: modificandola, può riprendere il cammino. Tutto può comunque ancora succedere. I cinque consiglieri che hanno sollecitato la riapertura del caso potrebbero presentare le dimissioni. Il gesto potrebbe mirare all'azzeramento di tutto il vertice dell'Efim, così come da più di un anno Fracanzani ha invano tentato di fare. Il ministro si proporrebbe di nominare il successore di Valiani (che scade a marzo) contemporaneamente ai nuovi presidenti di Iri e Eni che saranno scelti entro il mese. Le osservazioni di De Michelis su El Ferrol riguardano invece i rapporti diplomatici con la Spagna; fra l'altro il suo partito non sembra seguirlo nelle critiche all'Efim e non mancherebbero contatti con il governo socialista di Madrid per risolvere la questione. Collegato al caso El Ferrol, l'azzeramento del vertice che starebbe a cuore a Fracanzani appare piuttosto difficile da realizzare. Sganciato, potrebbe invece essere attuato. I partiti di maggioranza ridisegnerebbero in un colpo solo l'intera mappa del potere delle Partecipazioni Statali. La scadenza del mandato di Valiani è così vicina che un accordo politico per anticipare di pochi mesi la sua uscita di scena non dovrebbe risultare troppo complicato. Domani in consiglio Valiani e Mancini dovrebbero spiegare perché giudicano non conveniente lo stabilimento di El Ferrol. Le riserve all'iniziativa della Siv sono precisate nella relazione programmatica approvata dal consiglio dell'ente: «Il progetto per il quale è stata preventivata originariamente una spesa pari a 174,7 miliardi è attualmente in fase di ulteriore verifica tecnica da cui dovrebbe derivare una lievitazione del costo complessivo di realizzazione. Tutto ciò comporterà una revisione degli accordi con il governo spagnolo il cui esito condizionerà la fattibilità del progetto stesso». Il comitato di presidenza ha poi bloccato l'operazione dopo aver contestato che i costi sono saliti a 218 miliardi, che ci sarebbe stato un carico fiscale aggiuntivo e che lo stabilimento sarebbe stato costruito su un terreno poco adatto. I colloqui con il governo spagnolo non hanno modificato la situazione. I consiglieri contestatori chiedono però di conoscere direttamente tutti gli sviluppi della vicenda e di leggere tutte le carte dell'affare. Ma la polemica va molto al di là: «Nessun tecnico ha giudicato sbagliate le nostre valutazioni; è stato il ministro a obbligarci a ritirare fuori il progetto che per noi era accantonato», spiega Savasta. [r. ipp.]

Luoghi citati: El Ferrol, Madrid, Roma, Spagna