Cresce la multinazionale targata Italia
Cresce la multinazionale targata Italia Cresce la multinazionale targata Italia Le acquisizioni all'estero ormai superano quelle degli stranieri nel nostro Paese ROMA. Le imprese italiane viaggiano sempre più decisamente verso l'internazionalizzazione, un processo cominciato con fatica ma successivamente sviluppatosi in fretta. Nel 1988 l'Italia è riuscita ad espandersi all'estero più di quanto gli stranieri abbiano fatto nel nostro Paese tanto che nelle nuove partecipazioni italiane all'estero sono occupate 57.500 persone, mentre nelle imprese italiane a nuova partecipazione straniera ne sono occupate 25.000. E' questo il tema di fondo del convegno svoltosi ieri al Cnel sull'Italia multinazionale. Nel 1988 gli industriali italiani hanno indirizzato le loro partecipazioni soprattutto verso la Cee (33), contro le 13 negli Stati Uniti, le 4 nel resto d'Europa e le 6 nel resto del mondo. Nella Cee la Francia è la prima destinataria dei nostri investimenti con 17 partecipazioni, seguita dalla Spagna con 8 e dalla Germania Ovest con 3. Il settore italiano che ha acquistato più aziende sul mercato estero è quello tessile e dell'abbigliamento (11), seguito da chimica e farmaceutica, nonché elettronica ed elettromeccanica (8 partecipazioni ciascuno). Sempre nel 1988 i primi 10 investitori italiani per consistenza degli investimenti in imprese industriali estere sono stati i seguenti: la Cir (nel campo della componentistica per auto e nei minicomputer); la Ferruzzi Finanziaria (edilizia ed alimentari); il gruppo Ifi (componentistica per auto, turbine a gas, semiconduttori); il gruppo Iri (con l'accordo Sgs-Thomson per la componentistica elettronica); il gruppo Bonomi; Pirelli; Martini e Rossi; Carlo Gavazzi Impianti; Arnoldo Mondadori e la Riva Prodotti Siderurgici. Sull'altro versante le imprese estere che nel 1988 hanno acquisito più partecipazioni in Italia sono la svizzera Nestlè (Buitoni, Perugina, Vismara ed altre); la tedesca Benckiser (Mira Lanza e Panigal); la francese Cge (Fulgorcavi ed Ices); la francese Thomson (Sgs); l'inglese Bice; l'inglese Maxwell (che ha acquistato le Edizioni Panini e la Malipiero); la svedese Electrolux; la Svenska Cellulosa; l'americana Pepsi-Cola (che ha acquistato la Pai); e l'americana Procter & Gamble (che comprato la Nelsen). Il convegno ha comunque ribadito l'assoluta necessità di aprire la mentalità imprenditoriale all'internazionalizzazione; il presidente del Cnel, Giuseppe De Rita, ha sottolineato «l'intendimento del Cnel di tenere costantemente sotto controllo tempi e caratteristiche dell'internazionalizzazione italiana». [Agi]
Persone citate: Arnoldo Mondadori, Carlo Gavazzi, Giuseppe De Rita, Malipiero, Rossi, Thomson
Luoghi citati: Europa, Francia, Germania Ovest, Italia, Roma, Spagna, Stati Uniti
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