Amianto, alt alla causa
Amianto, alt alla causa Giudice citato per danni da Graziano, delusi i ferrovieri Amianto, alt alla causa //pretore: non posso giudicare FIRENZE. Pochi minuti d'udienza e quindi rinvio a nuovo ruolo del processo, E' questo l'effetto della citazione por risarcimento danni e dell'istanza di ricusazione avanzata nei confronti del pretore fiorentino Beniamino Deidda da parte di Erio Graziano, l'imprenditore avellinese già inquisito per lo scandalo delle «lenzuola d'oro», e accusato da Deidda di violazione della legge sulle lavorazioni pericolose per le opere di scoibentazione delle carrozze ferroviarie dall'amianto. La mossa di Graziano, che nel processo figura imputato insieme a sei funzionari delle Ferrovie, almeno per ora e riuscita. Giovedì scorso i suoi legali avevano avanzato richiesta di 40 miliardi a titolo di risarcimento danni derivati dalla chiusura per 2 mesi dell'Isochimica di Avellino, la fabbrica di Graziano per la scoibentazione delle carrozze ferroviarie. Da qui prendeva le mosse l'istanza di ricusazione così motivata: il pretore, una volta citato in giudizio, non avrebbe potuto essere imparziale nelle sue decisioni. E ieri, infatti, Beniamino Deidda ha chiesto di astenersi proprio in conseguenza della ri- I cusazione innescata dalla causa civile per risarcimento intentata contro di lui. Ma i colpi di scena non sono : finiti qui. Nel corso dell'udienI za uno dei legali di Graziano, | l'avvocato fiorentino Ermanno ' Ugolini, na annunciato di aver rinunciato all'incarico. Perché? | L'avvocato non ha voluto dare j spiegazioni. La decisione del rinvio a nuovo ruolo ha lasciato con l'amaro in bocca le centinaia di ferrovieri accorsi nel cortile della pretura. C'erano macchinisti dei Cobas, rappresentanti dei sindacati confederali e autonomi, e tutt i i 348 firmatari dell'esposto che nel 1983 ha dato l'avvio all'inchiesta. Praticamente la Firenze ferroviaria ieri e rimasta paralizzata: c'è stato bisogno del Genio Militare per sostituire a bordo dei treni i macchinisti accorsi in massa al processo. I ferroveri comunque non hanno nessuna intenzione di lasciar cadere la questione. Il personale viaggiante si sente esposto al rischio-amianto quanto gli addetti alla scoibentazione ed è pronto a costituirsi parte civile. La stessa cosa hanno intenzione di fare le vedovedei ferrovieri deceduti. Scurissimo in volto, il preto¬ re Deidda non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Per lui ha parlato la sezione toscana di Magistratura Democratica che ha denunciato «il carattere strumentale della citazione per danni» ed ha chiesto l'intervento dell'Associazione Nazionale Magistrati. Difficile dire quante possibilità ci sono che il processo si faccia. Toccherà al presidente del tribunale, Scalini, prendere una risoluzione. Se deciderà di riaffidarlo al pretore Deidda, potrebbe riprendere lo stesso fra una ventina di giorni. Se invece Scalini deciderà per l'affidamento a un altro magistrato, si andrebbe molto più in là nel tempo. Si dovrebbe dare infatti al nuovo magistrato il tempo di prendere visione di un fascicolo di 2000 pagine e di studiarlo a fondo. Un'operazione laboriosa che potrebbe rivelarsi addirittura inutile perché su tutto incombe la promulgazione dell'amnistia che dovrebbe entrare in vigore in contemporanea con l'adozione del nuovo codice di procedura penale. E quella è una scadenza ravvicinatissima. Il 24 ottobre, fra due sole settimane. Enrico Buffoni | 1 1 1 1 «i m |j Il cortile della pretura di Firenze invaso dai ferrovieri che volevano assistere al processo per l'amianto killer
Persone citate: Amianto, Beniamino Deidda, Deidda, Enrico Buffoni, Ugolini
Luoghi citati: Firenze
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