«Sanità, troppi sprechi» di Bruno Ghibaudi
«Sanità, troppi sprechi» Il ministro: eccessivi gli aumenti di spesa nelle Usi «Sanità, troppi sprechi» De Lorenzo convoca le Regioni ROMA. Braccio di ferro fra il ministro della Sanità Francesco De Lorenzo e le Regioni. Motivo del contrasto, la spesa per l'assistenza sanitaria. I bilanci delle Regioni dicono che non si può più transigere e che bisogna cambiar metodo. Capita, per esempio, che un pasto ospedaliero costi 5 mila lire in Friuli e 19 mila in Campania. Oppure che la spesa per il personale, senza nuovi oneri contrattuali, aumenti del 18 per cento in Piemonte, del 17 per cento in Puglia, del 14 per cento nelle Marche, dell' 11 per cento in Abruzzo e in Calabria. O che la spesa per i servizi sia cresciuta del 55 per cento in Molise, del 44 per cento in Liguria, del 28 per cento in Campania. Secondo il ministro, si spende troppo e male, In molti casi più che spendere si sperpera. In alcune Regioni l'incremento di spesa, rispetto al trend degli anni precedenti, ò tanto consistente da apparire ingiustificabile. «Delle due l'una: o le cifre fornite dalle Regioni non sono credibili oppure esistono meccanismi perversi — ha detto il ministro —. I dati sono comunque tali da far dubitare della correttezza delle spese effettuate». Immediata la reazione delle Regioni. Il leit motiv non è certo nuovo: le spese aumentano per crescita fisiologica e il Fondo Sanitario continua ad essere sottostimato rispetto alle esigenze effettive. E, rifiutando qualsiasi accusa di bilanci truccati, parlano di cifre inesatte, di errori di aggregazione, di percentuali gonfiate e di impossibilità di controllare la spesa delle Usi per mancanza di strumenti legislativi. Per De Lorenzo, la denuncia è la premessa per interventi di valutazione e di controllo molto più attenti e frequenti che in passato. Vuole vederci chiaro, insomma, per poter intervenire con realismo ed efficacia. Per farlo, ha già convocato separatamente, per i prossimi giorni, gli assessori alla Sanità e alle Finanze di tutte le Regioni. Con loro intende chiarire gli equivoci e predisporre caso per caso gli eventuali rimedi. Ma è un'opera di razionalizzazione che non si fermerà tanto presto. Parla di revisionare il prontuario farmaceutico, di colpire le spese gonfiate, di eliminare le inefficienze e di individuare le responsabilità. E' un'operazione che rientra nella strategia che De Lorenzo ha annunciato fin dal suo insediamento. A renderla ancora più urgente è l'imminenza di due provvedimenti che il governo si prepara a varare: il ripiano dei debiti delle Usi per gli anni '87-'88 e la concessione alle Regioni e agli enti locali, nell'ambito della riforma sanitaria aggregata alla legge finanziaria, di un'autonomia impositiva che può estendersi anche ai ticket sanitari. Bruno Ghibaudi ALTRO SERVIZIO A PAGINA 6
Persone citate: De Lorenzo, Francesco De Lorenzo, Sanità Francesco
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