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« L'Italia ha fatto bene» « L'Italia ha fatto bene» Modigliani critica le scelte Bundesbank «Bonn vuol bloccare la fuga verso i Bot» ROMA. «Sono d'accordo con il ministro Carli sulla decisione di non accodarsi al rialzo dei tassi di sconto guidato dalla Germania». Il premio Nobel per l'economia Franco Modigliani in Italia in questi giorni (ieri era a Pesaro per un convegno) è sceso in campo per applaudire la linea Carli. Modigliani ha giudicato la decisione saggia «in quanto l'Italia aveva già i tassi più alti al di fuori della Gran Bretagna». La via del risanamento della finanza italiana non passa, insomma, attraverso le manovre sui tassi ma tramite il riequilibrio dei conti dello Stato. Del resto la lira non è sotto tiro (come invece è la sterlina) e a premere per un riallineamento sono i tedeschi e non i Paesi a valuta debole. Ma, al di là delle consuete variabili monetarie, del resto sempre meno sicure come dimostra la reazione dei mercati al rialzo dei rendimenti nell'Europa centrale, c'è un altro elemento di cui occorre tener conto: la battaglia, destinata a inasprirsi con l'apertura delle frontiere valutarie (la deregulation fissata all'interno della Cee per il prossimo luglio! per l'acquisizione dei capitali finanziari e del risparmio dei cittadini. «Lo scopo vero della Germania — ha aggiunto Modigliani — è quello di ridurre la fuga dei capitali dal suo Paese verso l'Italia. Per controllare il fenomeno era necessario che i tedeschi alzassero i loro tassi». All'origine della decisione di spingere i tassi base, insomma, ci sarebbe la volontà della Bundesbank di frenare la corsa verso i rendimenti più elevati dei Bot, resi più appetibili dalla tenuta dimostrata dalla lira negli ultimi mesi. Del resto il ministro delle Finanze tedesco Weigel ha dimostrato di esser molto attento all'uscita dei capitali, facendo decadere la legge sui prelievi fiscali sulle obbligazioni. La concorrenza tra i vari Paesi del mercato comune è ormai uscita dall'ambito delle merci e dei servizi. «Comunque, al di là di ogni considerazione — ha concluso il premio Nobel Modigliani — non vedo di buon occhio la decisione presa dal governo di Bonn».