La Ascoli sospesa di V. S.

La Ascoli sospesa La Ascoli sospesa Piga vuol vedere chiaro nei programmi Mondadori MILANO. La Cartiera di Ascoli, cedute le attività industriali, si prepara ad accogliere «La Repubblica». Ma intanto, la Consob ha sospeso il titolo, in attesa di chiarimenti. La cessione delle cartiere muta infatti la fisionomia della società, nonostante essa mantenga un interesse nelle attività vendute partecipando con una quota pari al 26% al capitale della nuova joint venture che le ha acquistate, insieme alla svedese Svenska Cellulosa (con il 22%) e al gruppo Sottrici che avrà il 52%. I dettagli richiesti saranno forniti direttamente dalla soi cietà attraverso un comunicato, ed è quindi probabile che l'azione possa essere riannessa al listino da lunedì. Con ogni probabilità, nella Ascoli (che lo scorso giugno ha modificato lo statuto, estendendo l'attività al settore editoriale) confluirà il pacco di azioni di Repubblica, ormai posseduta al 100% dal gruppo Mondadori. La stessa Cartiera di Ascoli potrebbe quindi mutare ragione sociale, consentendo il diretto accesso di Repubblica al listino. Oppure, la Ascoli potrebbe diventare la holding capofila di una serie di attività editoriali, una delle quali, La Repubblica, verrebbe poi quotata indipendentemente. A complicare il quadro c'è il fatto che le azioni della Cartiera sono già state promesse agli azionisti Espresso, e fanno parte dell'offerta pubblica preannunciata lo scorso aprile, la quale prevede appunto il seguente scambio: un titolo Espresso contro 15.500 lire contanti e 2,2 azioni Cartiera. Anche ai fini di questa offerta (la cui data di partenza è da stabilire) bisognerà chiarire il nuovo ruolo e la nuova consistenza patrimoniale della società so¬ spesa. A proposito di questa offerta pubblica, ad essa probabilmente non aderiranno, per motivi fiscali, alcuni degli azionisti che avevano costituito il nucleo forte dell'Espresso. Per costoro si dovrà quindi trovare una diversa soluzione, magari attraverso una operazione di fusione. L'operazione decisa dalla Mondadori per la controllata Cartiera di Ascoli interessa quindi anche un altro titolo del listino, l'Espresso, titolo che ieri ha guadagnato 200 punti in chiusura. In Borsa sono salite di oltre il 2% anche le Cartiere Binda, dopo l'annuncio della joint-venuture con Ascoli, in controtendenza rispetto ad un mercato che ha chiuso la mattinata sul tono riflessivo: l'indice Comit ha perso lo 0,62% a 690,22. Con l'acquisto del controllo di due cartiere, Ascoli e Marsoni, il gruppo che fa capo a Flavio Sottrici aggiunge altri 240 miliardi ad un fatturalo che nello scorso anno aveva già toccato i 500 miliardi, confermandosi al secondo posto dopo Burgo. Un umore negativo ha di nuovo caratterizzato Piazza Affari, dove gli unici due esempi di qualche rilievo in controtendenza sono stati Fiat e Generali. Il titolo della Casa automobilistica ha guadagnato lo 0,04%, ma ha poi ceduto lo 0,43% nel dopolistino, mentre la compagnia triestina è salita dello 0,34%, con una leggera limatura nel dopo. Deboli i grandi gruppi, da De Benedetti a Ferruzzi. In regrosso anche la matricola Enimont, che ha perso il 2,65%. Ma questo ribasso potrebbe far gioco a qualche azionista, consentendo di raccogliere un certo quantitativo di titoli, in attesa di eventuali battaglie interne. [v. s.]

Persone citate: Ascoli, De Benedetti, Ferruzzi, Flavio Sottrici, Marsoni, Piga

Luoghi citati: Milano