Sì del Cnr a benzina ecologica di Giovanni Cerruti

Sì del Cnr a benzina ecologica «Va migliorata» Sì del Cnr a benzina ecologica STRESA (Novara) DAL NOSTRO INVIATO Attenzione al giorno 19 di ogni mese, appena dopo le sei di pomeriggio. E' in questi momenti, secondo l'Aci e l'Istituto centrale di statistica, che accade il maggior numero di incidenti stradali. Gli automobilisti a rischio hanno tra i 30 e i 44 anni, viaggiano sulle strade di Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna. Chissà perché il giorno più tranquillo è l'ultimo del mese, attorno alla mezzanotte. Città con il primato di incidenti è Roma; 47 mila 419. Segue Milano: 26 mila 084. Cause, nell'ordine, eccesso di velocità e guida distratta. I dati si riferiscono al 1988, anno in cui ci sono state 155 vittime più dell'87: 6 mila 939 contro 6 mila 784. I primi sei mesi dell'anno sono stati i più pericolosi; da luglio a dicembre, periodo del limite di velocità a 110 all'ora dell'ex ministro Ferri, le vittime sono calate. Un elenco che comprende anche motocilisti, ciclisti e pedoni (e tra questi ultimi 1132 sono stati i morti e 19.094 i feriti). Sono 1921 gli incidenti che risultano colpa certa delle condizioni psicofisiche di chi è al volante: per colpi di sonno, guida in stato di ubriachezza o malori. Rimedi? Il nuovo codice della strada dovrebbe essere il primo. Giuseppe Tamburrino, da dicembre presidente della commissione per la riforma del codice, ritiene che entro un anno il nuovo codice potrebbe davvero nascere, a 31 anni dal vecchio e superato testo. «I principi sono quelli della sicurezza e della salvaguardia dell'ambiente», dice Tamburrino. Con «il riesame della disciplina per il rilascio della patente e sanzioni che possono arrivare fino alla sospensione» e con la definizione di «nuovi reati per chi attenta alla sicurezza individuale e collettiva». Argomento di ieri, penultima giornata della conferenza sul traffico, la benzina verde. Che non piace a tutti, ma non ha alternative. Avanti presto su questa strada, con il Cnr che nei prossimi due anni studierà ogni possibile miglioria. Benzina verde e però cancerogena, quasi peggio della benzina con il piombo? «Chi lo afferma non è credibile — ribatte Aldo Di Lorenzo, direttore dell'Istituto motori del Cnr —, perché ancora non esistono risultati di prove tossicologiche eseguite con obiettivi criteri scientifici». Non cosi la pensa Enrico De Vita, responsabile tecnico della rivista specializzata «Quattroruote». E il suo è stato l'intervento più critico e polemico. Con la benzina verde, è l'accusa, «si è formata un'autentica licenza di inquinare». Spiegazione: «Gli idrocarburi aromatici e soprattutto il benzene possono essere diffusi nell'atmosfera sia nel momento di rifornimento delle vetture, sia dallo scarico e sia dai carburatori. Così, senza la marmitta catalitica l'emissione di benzene, cancerogeno, può arrivare a sei volte più dell'emissione da benzina super con il piombo». Voce isolata, quella di De Vita. Per Carlo Ranesi, della Esso, «la benzina verde italiana è un prodotto qualitativamente migliore di quello europeo». Per Luciano Nicastro, presidente Euron, società di ricerca dell'Agip, «chi critica la benzina verde deve tener presente che l'Italia ha l'obbligo di adeguarsi alle decisioni della Cee». E l'Italia intanto arriva per ultima o quasi: in Germania occidentale la benzina verde copre il 58 per cento dei consumi, in Svizzera il 50 per cento, in Austria il 38, in Svezia il 35, in Gran Bretagna il 20. Alla conferenza delle emergenze la questione traffico continua a dominare. Ieri l'hanno affrontata l'ex sindaco di Milano Carlo Tognoli e l'ex sindaco di Torino Diego Novelli. Tognoli è contro le targhe alterne e a favore delle limitazioni di traffico nei centri storici. Novelli vuole parcheggi residenziali, dato che un'auto rimane parcheggiata sul suolo pubblico dalle 20 alle 22 ore al giorno. Ma traffico è anche la coda al casello dell'autostrada, ed ecco la proposta di Ansaldo e Philips: l'elettronica eviterà il pagamento del pedaggio. Il conto arriverà a casa. Giovanni Cerruti