Geovq spacca il pei

Geovq spacca il pei Cairo, polemica dopo le dichiarazioni di Adriano Goso Geovq spacca il pei / Testimoni reclamano altre aree CAIRO MONTENOTTE. La sezione comunista di Cairo non ha mutato posizione sul problema della presenza dei testimoni di Geova nel quartiere BuglioRecoaro: la proposta del consigliere comunale comunista Adriano Goso, che ipotizza la costruzione di un parcheggio di 1000 posti nell'area prossima alla corsia di collegamento con la statale 29, è solo un punto di vista personale. Questo in sintesi il contenuto di un comunicato diffuso dal pei. Significativo perché ribadisce l'opposizione a ogni ampliamento dell'area a disposizione della congregazione religiosa e conferma come all'interno del pei ci sia un contrasto su alcune scelte amministrative. Il comunicato sottolinea che la proposta di Goso, avanzata nella «sede di partito non ha trovato rispondenza nel direttivo di sezione e nel gruppo consiliare». Il pei ribadisce invece di aver espresso numerose volte in assemblee pubbliche e in Consiglio comunale la sua linea: «L'insediamento dei testimoni deve rimanere limitato, e si deve arrivare a un accordo» che resti circoscritto a quanto stabilito dalla prima concessione, rilasciata dalla amministrazione di sinistra. In altre parole il pei, all'opposizione dall'estate 1988, conferma che un parcheggio come quello proposto da Goso «significherebbe l'ampliamento della presenza dei testimoni a Cairo». Bisogna secondo loro riproporre un limite che preveda in non più di 1200 persone il numero dei frequentanti la Sala delle assemblee ogni volta. Inoltre si deve sistemare l'area attorno al tempio sia per quanto concerne la viabilità, sia per quanto riguarda i parcheggi. Una posizione chiara, opposta a quella della giunta di centro-sinistra. L'attuale amministrazione è decisa infatti a risolvere il problema con la firma di una convenzione che preveda un numero massimo di fedeli per ogni riunione, senz'altro superiore a quello richiesto dai comunisti. Inoltre si pensa di concedere anche l'autorizzazione alla costruzione di nuovi insediamenti, nelle aree già di proprietà della congregazione. Si tratterebbe di un ampio parcheggio, di una piscina all'aperto e di una zona verde attrezzata con tettoie, in grado di permettere ai fedeli di assistere alla cerimonia. La novità è costituita dalla possibilità, già mostrata dai testimoni di cedere parte dei loro terreni per il reperimento di aree parcheggio e miglioramento della viabilità nel quartiere. Infine tramite una bretella il cui studio di fattibilità è già stato verificato, verrebbe collegata l'area parcheggio e servizi direttamente con la tangenziale. Lo scopo è di riuscire a dirottare il traffico in entrata e uscita dalla zona della Sala delle assemblee completamente fuori dalla viabilità ordinaria del quartiere. I comunisti hanno presentato una interpellanza scritta contro il progetto, ribadendo come sia necessario «rispettare quanto previsto dalla prima convenzione». Il consigliere comunista non si preoccupa dell'attacco cui è oggetto da parte della sezione del suo partito: «Ho fatto una proposta nell'ambito delle prerogative di ogni consigliere comunale. Ritengo che sia il consiglio, nella sua sovranità, l'unico che deve decidere in merito. Inoltre una proposta, che elimini l'inquinamento di mille auto dall'interno di un quartiere, ritengo vada giudicata in base ai benefici che può comportare e alla sua possibilità di dare un contributo alla soluzione dei problemi sul tappeto». Goso sottolinea anche come la sua soluzione permetta da un lato di risolvere il problema dei testimoni di Geova, molti dei quali in zona sono di fede comunista, mentre contribuirebbe anche a risolvere il problema dell'area a disposizione dei circhi e dei giostrai, che a Cairo non riescono più a trovare sedi adatte alla loro attività. E' forse un segnale che la spaccatura in atto nella de e nel psi sul problema dei testimoni potrebbe in un prossimo consiglio caratterizzare anche il comportamento dei rappresentanti comunisti. Enrico Marchisio