«Ci vedo, ero cieco da 36 anni» di F. Gr.

«Ci vedo, ero cieco da 36 anni» Operato in un ospedale romano: ma la lista d'attesa può durare anni «Ci vedo, ero cieco da 36 anni» Dirìgente di un'associazione di non vedenti ROMA. Perse la vista 36 anni fa in un incidente del lavoro. Ma oggi Gaetano Baviera ci vede, grazie a un intervento di alta chirurgia oculistica del primario del San Camillo Giancarlo Falcinelli. Il nome dell'intervento è complicato: osteoodonto-cheratoprotesi. La realtà è più semplice. Una lente trasparente, incastonata in una lamina di dente, sostituisce la cornea opaca. Era la geniale idea del professor Strampelli, scomparso maestro degli oculisti romani. In Italia questa tecnica si pratica soltanto al San Camillo. Cinque maggio del 1953. L'operaio Gaetano Baviera lavora a Novara in una cisterna. Maneggia ammoniaca pura. Improvvisamente l'incidente: l'ammoniaca gli ustiona gli occhi. L'ultima cosa che ricorda di aver visto è il quadrante dell'orologio. Le lancette segnano le 13,05. Da allora è una lunghissima notte di 36 anni. «Riuscivo a vedere solo la luce del giorno — ricorda Baviera —. Ma non mi sono mai arreso. Ho subito 25 interventi all'occhio destro. Tutti inutili. L'occhio oggi è irrimediabilmente perso. Mi restava l'occhio sinistro. Ho avuto fiducia nel professor Falcinelli. Quando il professore mi ha tolto le bende mi sembrava di non vedere niente. Gli ho detto: «Mi dispiace, ma sono ancora cieco». E invece era lui che mi copriva l'occhio con la mano, per non farmi colpire dalla luce. Quando ha alzato il palmo io sono riuscito a distinguere le dita. Non esagero se dico che quasi mi si è fermato il cuore». Gaetano Baviera è ricoverato al San Camillo. E' euforico. Lui stesso, vicepresidente dell'Unione italiana ciechi, non crede ancora a quanto gli è successo. Dopo 36 anni di buio, non è cosa di poco conto riacquistare la vista. Nei giorni scorsi è uscito per Roma in taxi: ha visto il traffico, le vetrine, la gente. «Nessuno potrà capire la mia felicità nel riuscire leggere le targhe delle macchine che ci precedevano». Ieri ha anche visto per la prima volta il figlio Maurizio, che di anni ne ha 33. «Io mi ero fatto un'idea precisa del suo volto a forza di toccarlo. Lo vedevo con l'immaginazione. Ma l'altro giorno ho potuto guardarlo da vicino. E' stato un momento di intensa commozione». L'intervento eseguito dal professor Falcinelli è stato inventato vent'anni fa dal suo maestro Vittorio Strampelli. Ma l'osteo-odonto-cheratoprotesi non è un trapianto. Non si sostituisce, cioè, la cornea opaca con un'altra cornea. Si aggira il problema con una minilente di materiale acrilico posta sull'occhio. Spiega Falcinelli: «Saranno 100 anni che i chirurghi oculisti cercano di utilizzare una lente al posto di cornee danneggiate. Ma il problema finora insormontabile era il fissaggio della lente all'occhio. C'è chi lo fa con materiale bio-compatibile, chi con metalli nobili. Strampelli ha pensato a lamine di dente: è un auto-trapianto dalla bocca all'occhio che utilizza le tecniche dei dentisti. Noi oggi abbiamo perfezionato la sua intuizione: prendiamo la mucosa rosea che copre i denti, con tre interventi successivi inseriamo la lente e poi la trasferiamo nell'occhio». Nel reparto di oculistica di Falcinelli vengono operate circa 20 persone l'anno e nel 90 per cento dei casi l'intervento rida la vista al paziente. E' necessario però che i pazienti non siano ciechi totalmente. Devono riuscire a distinguere almeno il giorno dalla notte. Significa che il nervo ottico c il cristallino non sono danneggiati. Ma i beneficiati potrebbero essere molti di più. Le liste di attesa sono lunghissime e si devono aspettare anni per essere operati. Falcinelli, a questo riguardo, è furibondo: «La gente deve sapere che mi negano i medici e gli infermieri. Mi tolgono le stanze. I paramedici che vanno in pensione non vengono rimpiazzati. Con poco, potrei raddoppiare il numero degli interventi. E pensare che si spendono centinaia di milioni per un eliporto che funziona qualche volta al mese», [f. gr.]

Persone citate: Camillo Giancarlo Falcinelli, Falcinelli, Gaetano Baviera, Vittorio Strampelli

Luoghi citati: Baviera, Italia, Novara, Roma