«Più cautela sulla libertà dei capitali» di Guido Carli

«Più cautela sulla libertà dei capitali» Parla Ruggiero «Più cautela sulla libertà dei capitali» ROMA. L'eventualità di una completa «deregulation» dei movimenti di capitale prima del luglio 1990 — preannunciata nei giorni scorsi dal ministro del Tesoro Guido Carli — non è stata ancora discussa con il «titolare» del decreto di liberalizzazione, il ministro del Commercio estero Renato Ruggiero. E' quanto ha detto lo stesso Ruggiero a margine di un incontro con le Camere di commercio italiane all'estero. «Finora — ha detto Ruggiero — non ho avuto sul tema alcuna discussione, né con Carli né con il governatore della Banca d' Italia Ciampi. Per questo, vorrei evitare di pronunciarmi prima che siano stati valutati tutti gli aspetti di questa complessa questione, sia di carattere interno, sia con riflessi europei». «Mi riferisco soprattutto — ha proseguito il ministro — al problema dell'armonizzazione fiscale fra i Paesi Cee: se è vero che la direttiva della comunità non condiziona la liberalizzazione dei movimenti di capitale ad un'uniformità dei trattamenti fiscali, la questione va comunque approfondita». Secondo le disposizioni della legge sulla liberalizzazione valutaria, la responsabilità di proporre un eventuale decreto che anticipi la scadenza del luglio '90 spetta al ministro del Commercio estero, di concerto con il ministro del Tesoro e sentito il governatore della Banca d'Italia. «Solo dopo un esame della questione con Carli e Ciampi — ha osservato Ruggiero — potrò esprimere un giudizio di merito: per il momento, continuo ad essere cauto». Ruggiero ha anche confermato che nel prossimo Consiglio dei ministri proporrà l'abolizione dei contingenti all'importazione ancora in vigore nei confronti di Polonia ed Ungheria. Ai colleghi di governo, Ruggiero illustrerà inoltre un'altra iniziativa di cui si parla da tempo e che il ministro ritiene urgente realizzare in tempi brevi: la creazione di una finanziaria per l'export che funga da punto di riferimento per le piccole e medie imprese italiane intenzionate ad avviare joint-venture all'estero. «Per dar vita a questa finanziaria — ha detto Ruggiero — sono previsti 100 miliardi nella finanziaria per il 1991: ma sarebbe mia intenzione vararla già nel '90 per cominciare a lavorare proprio in Ungheria e Polonia». [Ansa]

Persone citate: Carli, Ciampi, Renato Ruggiero

Luoghi citati: Polonia, Roma, Ungheria