Sequestra l'amante per 9 ore di Francesco Cevasco

Sequestra l' amante per 9 ore Paura a Milano per il gesto di un edicolante sull'orlo della bancarotta Sequestra l' amante per 9 ore Ma l'ex moglie lo convince a liberare l'ostaggio MILANO. Titolo: una vita in bilico per nove ore. Trama: un ex edicolante, sconvolto dai guai economicosentimentali in cui sono coinvolti lui e l'ex moglie, prende in ostaggio l'ex amante e minaccia di ucciderla se un giudice non ascolterà la sua verità. Finale: lui si arrende. Personaggi: l'ex edicolante Roberto Galli, 40 anni, un bell'uomo abbronzato e infelice; l'ex moglie Ivana Bissi, 39 anni, dall'aria stanca; l'ex amante Graziella Francioli, 35 anni, bionda, alta e bella. E poi: l'ultimo amante dell'ex amante: Ferdinando Meazza, un giovanotto con Bfnw station wagon e radiotelefono; il sostituto procuratore della Repubblica Daniela Borgonovo, un magistrato capace di non perdere la calma. Il posto: una villetta giallo ocra appena ristrutturata di via Fratelli Bozzi 7, alla periferia Ovest di Milano poco oltre la zona chic di San Siro. Lì, ieri mattina alle 8,30, arriva Galli. E' un «cuore infelice» (come lo definirà il giudice Bor- gonovo) perché è finito (e ha coinvolto la moglie) nei guai finanziari della sua catena (una dozzina) di edicole. E perché le sue storie d'amore sono finite tutte male (ha tentato il suicidio due volte). Meazza sta uscendo di casa dopo aver passato la notte con la bionda Graziella. Galli lo insulta. Ha una pistola in mano. Entra in casa di Graziella e si barrica dentro. Meazza avvisa la polizia. Arrivano gli agenti. Circondano la villetta stretta tra un casermone, un marmista, una fabbrichetta e un'altra villetta. Da dentro Galli butta fuori tre lettere. Sono indirizzate al magistrato che «ha in mano la sua pratica sulle edicole». Galli dice che vuol parlare con l'ex moglie. Nella villetta vicina, un'amica di Graziella mette a disposizione il suo telefono per tenere i contatti con il sequestratore. Galli comincia a parlare al microfono. Frasi sconclusionate. Non si capisce bene che cosa voglia. Alle 11,40 un'altra telefonata. Si continua a non capire niente. Alle 12,10 arriva l'ex moglie dall'edicola di piazza Cinque Giornate, in cui lavora. Ancora niente, solo confusione. Alle 12,25 contatto tra ex moglie e Galli: si parlano dalle finestre chiuse. Subito dopo, un lungo colloquio telefonico. Alle 13,15 ancora Ivana Bissi e il capo delle «volanti» della questura, Raffaele Valentini, si avvicinano alle finestre e parlottano con Galli. Lui dice: «Sono disposto a trattare». Si parla davanti a una finestra, questa volta aperta. Dentro casa Graziella (non è legata, risponde al telefono) è «libera». Quaranta minuti in dialetto pavese. L'ex moglie: «Dai, non fare lo stupido, vieni fuori». Lui: «Quando capiranno che tu non hai responsabilità nei guai delle edicole». Lei: «Libera la Graziella». Lui: «Sta tranquilla che non le faccio niente. Ma ora voglio restare in pace. Devo riposarmi: stare tranquillo due o tre ore. Ne riparliamo alle cin¬ que». Il giudice Borgonovo lascia fare: ha capito che finirà bene. Un sacchetto di panini e Coca Cola viene consegnato a Galli. Il magistrato «autorizza». Alle 17 lunga telefonata. Poi il giudice Borgonovo entra in casa. Ci resta mezz'ora. Si chiama un fabbro per aprire una porta interna bloccata. Alle 17,30 davanti al portone arrivano un'Alfetta della polizia e un'auto «civetta». Qualcuno porta nell'appartamentobunker la borsetta della donna magistrato. Si sgombra la folla di curiosi. «Non voglio pubblicità», dice Galli. Entrano anche tre agenti. E'finita. Galli esce. S'è messo addosso un eskimo. S'è tirato su il cappuccio. Si nasconde. Sale sull'auto della polizia che non sembra un'auto della polizia. Sulla porta Graziella lo guarda. I curiosi la guardano: è bella, bionda e alta. E la vedono infilarsi, anche lei, in una macchina della polizia. Francesco Cevasco

Luoghi citati: Milano