Una mappa per l'edilizia

Una mappa per l'edilizia wignuiA CICUI#*A RISCHIW SISMICO Una mappa per l'edilizia ROMA. Scienziati al lavoro contro i terremoti anche in Italia. Mentre negli Stati Uniti un team internazionale formato da trenta ricercatori, coordinati dal Geological Survey's Office, annuncia di voler preparare una «carta geografica mondiale» delle zone a rischio sismico, in Italia gli studiosi della commissione grandi rischi, istituita dal ministero della protezione civile, stanno «ridisegnando» una nuova mappa antisismica per la revisione delle aree già edificate. «Si tratta di un progetto messo a punto dal ministero dei lavori pubblici e coordinato dagli esperti della commissione grandi rischi. La nuova mappa è in pratica la continuazione di quella realizzata cinque anni fa, quando sono state identificate e schedate tutte le zone calde della nostra penisola, per realizzare con opportuni criteri antisismici le nuove costruzioni. Questa nuova carta servirà invece per la revisione dei vecchi edifici»: così ha spiegato il professor Vincenzo Petrini, membro della commisione e direttore del gruppo nazionale per la difesa dai terremoti. L'Italia è il secondo Paese in Europa per attività sismica, dopo la Grecia, e le zone calde nella penisola comprendono tutte le aree appenniniche, le Alpi (in particolare la regione Nord Occidentale) e la Sicilia Orientale, mentre sono quasi del tutto escluse la Sardegna, la Puglia meridionale, la Pianura Padana e le Alpi Centro Occidentali. «Ma il nostro rischio maggiore è costituito dall'alta densità di popolazione e di centri abitati costruiti nei pressi delle aree sismiche» precisa ancora il docente milanese, sottolineando che la nuova mappa servirà a dare maggiore impulso alla rete di rilevamento, già in attività sull'intero territorio nazionale, e a differenziare i criteri di progettazione e di ristrutturazione dell'edilizia. [Adnkronos]

Persone citate: Vincenzo Petrini

Luoghi citati: Europa, Grecia, Italia, Puglia, Roma, Sardegna, Sicilia, Stati Uniti