«Un gran pasticcio» di E. P.

«Un gran pasticcio» UCKMAR «Un gran pasticcio» ROMA. L'anno venturo non cambierà niente: lo Stato continuerà a fare da «balia» a Comuni e Regioni con trasferimenti di denaro fresco dalla Tesoreria alle esauste casse locali. Nel '91, invece, dovrebbe scattare la «rivoluzione»: Comuni e Regioni dovranno dimostrare di saper marciare con le proprie gambe, grazie ad una restituita autonomia impositiva e ad addizionali facoltative. In teoria, fra qualche tempo gli enti locali più efficienti potrebbero trovarsi in migliori condizioni delle amministrazioni più pigre o più povere. Oppure, il prezzo della benzir. 5 o del gas metano potrebbe essere diverso da regione a regione. Ma il professor Victor Uckmar, ordinario di Scienza delle Finanze u Genova, smonta impietosamente il progetto: «E' soltanto un gran pasticcio». Spiega Ukmar: «E' assolutamente negativo che tutti questi nuovi tributi debbano confluire in una sorta di cassa comune nazionale per poi redistribuire il gettito fra i comuni più ricchi e comuni più poveri. Si tratta solo di un escamotage per far scendere quello che è il prelievo dello Stato e così viene anche meno lo scopo di dare una maggiore responsabilità agli amministratori degli enti locali». A giudizio di Uckmar meglio sarebbe un'imposta molto semplice, legata ad un progetto ben preciso dell'amministrazione locale, come la costruzione di uno stadio o di un parco pubblico. Sul piano più generale, nella messa a punto delle misure fiscali il ministro dovrebbe essere assistito da un organo pensante tecnico, che spazzi via tanti «suggeritori». [e. p.]

Persone citate: Uckmar, Ukmar, Victor Uckmar

Luoghi citati: Genova, Roma