Alla dc il sostegno della Cei

Alla dc il sostegno della Cei Alla dc il sostegno della Cei / vescovi: non cambiamo orientamento CITTA' DEL VATICANO. Un appoggio implicito al governo e alla democrazia cristiana: questo il messaggio lanciato dal Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, i cui lavori, terminati la settima scorsa, sono stati illustrati ieri dal segretario della Cei, monsignor Camillo Ruini. Un appello che farà certamente discutere e non mancherà di innescare nuove polemiche e prese di posizione. «I vescovi seguono con sollecitudine, rispetto e corretta partecipazione la vita sociale — è scritto tra l'altro nella nota finale dei lavori del Consiglio —. Non direttamente coinvolti nelle vicende di parte, ma pur sempre immersi nella realtà e nella storia del Paese, a ragione dei valori religiosi, etici s sociali che sono universali e non divisibili da ideologie, i vescovi — prosegue il documento — confermano gli orientamenti da tempo maturati per promuovere anche nella vita civile una coerente presenza cristiana ed auspicano che le gravi responsabilità di chi è tenuto a governare trovino larga comprensio¬ ne e collaborazione, per la prosperità sociale e la pace vera della gente». E il «disagio» dei cattolici, in particolare di quelli romani, il problema delle «seconde liste», ipotetiche, ma di cui si è tornato a parlare nei giorni scorsi durante un incontro fra le associazioni laico-cattoliche della capitale? La risposta è contenuta nel documento ed è chiara: i presuli seguono ciò che accade «senza sconfinamenti e senza cambiamenti negli orientamenti». Il Consiglio permanente della Cei non ha trattato l'argomento Roma, ma monsignor Ruini ha ricordato la «continuità di indirizzo dei vescovi» nel sociale, e «quindi le iniziative che si ponessero contro questa continuità non sarebbero in sintonia con gli orientamenti» della Conferenza episcopale. L'attenzione della Conferenza episcopale, in questi giorni, è però rivolta soprattutto al 15 ottobre, seconda giornata di informazione dei fedeli per il nuovo sistema di finanziamento della Chiesa cattolica. Venti milioni di dépliant pie¬ ghevoli (con allegato bollettino di conto corrente), duecentomila manifesti alle parrocchie (lo slogan è: «In Italia ci sono 25 mila 826 parrocchie più una. La tua»), 820 mila fascicoli per operatori pastorali e 180 mila copie di un secondo fascicolo per notai, commercialisti e fiscalisti: in questo modo — ha spiegato monsignor Ruini — la Chiesa vuole spiegare al grande pubblico in che cosa consiste l'autofinanziamento, e la necessità che i fedeli contribuiscano a sostenere le spese legate al culto. Allo scopo forse saranno utilizzati anche spazi sui quotidiani (ma non alla radio e in tv, per non "mescolare" gli annunci con gli «spot» commerciali». Monsignor Ruini ha reso noto che finora è stato speso un miliardo di lire, una cifra che è stata coperta dalle entrate della prima giornata informativa, che ebbe luogo il 23 aprile scorso. Dalla prossima dichiarazione dei redditi parte infatti il nuovo meccanismo di sostentamento, basato essenzialmente sulle offerte dei fedeli. Im. tos.) Monsignor Camillo Ruini

Persone citate: Camillo Ruini, Ruini

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Italia, Roma