Roma-Milano, scontro d'età e miliardi

Roma-Milano, scontro d'età e miliardi BASKET In un Palaeur esaurito il primo super appuntamento dell'anno tra Messaggero e Philips Roma-Milano, scontro d'età e miliardi Le giovani scelte di Bianchini contro i veterani di Casalini La sfida tra ricconi Messaggero-Philips, il Gruppo Ferruzzi contro l'accoppiata Gabetti-Cabassi, segna il debutto al Palaeur della squadra romana circondata da mille attenzioni: c'è da vincere la prima partitissima dell'anno, ma anche da onorare l'impegno della società capitolina per una festa del basket, scevra di tensioni, che serva a scacciare l'incubo della violenza (o della maleducazione, per dirla con De Michelis) nei Palazzetti. La Philips, di ritorno dal vittorioso debutto in Coppa Campioni a Lisbona, ci arriva con qualche stampella: senza un americano (la società sta cercando il sostituto di lavarani, ko fin dal primo tempo della prima giornata), con D'Antoni acciaccato. Il Messaggero non può ancora schierare Premier, il suo ariete, l'uomo del canestro impossibile quando la palla scotta, sacrificato dalla Philips nell'affare-Riva. Premier oggi sconterà l'ultima delle 5giornate di squalifica rimediate nel tumultuoso dopopartita della quinta finale di Livorno. Suo malgrado, farà da spettatore alla prima grande sfida metropolitana: «Mi dispiace molto non giocare, avrei voluto esserci anch'io, ma non per rivalsa contro la mia vecchia società. Certo, le sarei stato ancora utile, ma è acqua passata. Adesso sono del Messaggero, non avrei certamente passato la palla a Meneghin o D'Antoni». Nel Messaggero che si lustra allo specchio coccolando gli americani «più belli del reame», Danny Ferry, il ragazzo d'oro strappato ai Los Angeles Clippers, e Brian «Silk» Shaw, il «playmaker di seta» soffiato ai Boston Celtics, c'è posto anche per Premier. Anzi, la sua assenza è stata rimpianta sabato scorso nell'anticipo di Cantù, quando il gioco è diventato me¬ no limpido e serviva un giocatore da bagarre come l'ex milanese. «Ferry e Shaw sono fantastici, ma anche noi italiani abbiamo responsabilità in questa quadra — sintetizza Premier — comunque il Messaggero può farcela anche senza me». Si prospettano succosi duelli: Ferry-McAdoo, la stella nascente contro il campione sul viale di un tramonto che continua a rinviare, Shaw-D'Antoni, due generazioni di playmaker r confronto. Ma Bianchini non vuol sentire parlare di duelli: «Sono termini da film western, mentre il basket è un gioco di squadra». Casalini si augura che il pubblico si possa gustare una partita spettacolare: «In fondo, a questo punto della stagione, perdere non sarebbe un dramma né per noi né per il Messaggero». Tutti quelli che hanno a cuore le sorti del basket italiano si aspettano una prova di grande maturità, sen- za proteste, ripicche e sceneggiate varie. Di veleno il campionato ne ha già versato abbastanza nella prima settimana: pende il ricorso della Paini Napoli sconfitta dalla Knorr motivato dalla presenza di un addetto ai 30" di Bologna; Sassari, appena arrivata in A, si è accorta che la giustizia sportiva anche nel massimo campionato non sempre appare cristallina. In A-2 la trasferta di Forlì è il primo test impegnativo per l'Ipifim. Ai forlivesi mancherà il playmaker Giarletti, squalificato, mentre è incerta la presenza di Bonamico; tra i torinesi è acciaccato Scarnati. Sono attese anche le partite di Venezia tra le decadute Hitachi e Garessio Livorno, e di Verona tra la Glaxo travolta in Coppa Italia dal Jolly e l'Alno travolgente nella prima giornata di campionato. Renato Botto Dan Ferry, strappato da Roma all'Nba con un maxicontratto, oggi dovrà vedersela con un vecchio asso come McAdoo