IPIFIM ALLA RISCOSSA

IPIFIM ALLA RISCOSSA SPORT IPIFIM ALLA RISCOSSA // 24 prende il via ilcampionatodi A2 OMENICA 24 settembre per i cestisti deU'Ipifim Torino comincia 1'«operazione rilancio». Si tratta di riconquistare quel posto in serie Al malamente perso negli ultimi «playout», la discussa seconda fase del massimo campionato, una «roulette» che ha condannato i giocatori torinesi al declassamento in serie A2 a beneficio della Panapesca Montecatini. L'Ipifim riparte nel secondo gruppo dopo undici anni di onorata appartenenza in serie Ale otto presenze nei «playoff» che assegnano lo scudetto. La società è stata sull'orlo della crisi, ma fortunatamente ne è uscita in modo brillante, con un programma tecnico molto chiaro. E' stata attivissima sul «mercato» allestendo un autentico squadrone (per la serie A2), è riuscita a convincere l'allenatore Guerrieri à tornare a Torino facendolo rinunciare alle lusinghe dell'Irge Desio, la squadra che aveva appena riportato in serie Al. Manca invece la certezza di un futuro al passo con la trasformazione in atto nel basket italiano, che sta progettando il primo campionato europeo, mentre fanno il loro ingresso grandi gruppi imprenditoriali e si paventano nuovi parametri (come ha annunciato recentemente il ministro Gianni De Michelis, presidente della Lega delle società di serie A) per la partecipazione al massimo campionato. La società sta lavorando per non perdere il treno del basket degli anni Novanta, ma intanto la squadra di Guerrieri non può fallire l'immediato ritorno nella serie Al, una condizione essenziale per poter essere presenti nell'eccellenza di questo sport che si va sempre rinnovando. Sulla carta, l'Ipifim sta un gradino sopra tutte le sue avversarie nella corsa alla promozione: Glaxo Verona, Livorno, Filodoro Brescia e Jollycolombani Forlì. Al termine della prima fase (30 giornate di gare), le prime due squadre classificate saliranno in Al e si qualificheranno per il primo turno dei playoff tricolori in una difficilissima ma stimolante sfida con la 5a e la 6a della serie Al. Le compagini classificate dal 3° al 10° posto avranno la possibilità di entrare in serie Al dalla por ta di servizio, i famigerati «playout». E' scontato che l'Ipifim voglia evitare questa trappola, il suo obiettivo anzi è il primo posto con la segreta ambizione di realizzare poi qualche sorpresa nei «playoff». «Solo eventi imponderabili possono negarci il primato della serie A2 — ha detto Dido Guerrieri — anche se va tenuto presente che tutte le nostre avversarie ci affronteranno con il fucile spianato». Ma l'allenatore dell'Ipifim conosce, per esserci appena passato, il labirinto della serie A2 ed ha catechizzato a dovere i suoi ragazzi. Nel caso di Paolo Scarnati, la ventiquattrenne guardia romana da due anni in forza all'Ipifim, non ne ha avuto bisogno. «Conosco la serie A2 per averci giocato due anni con la squadra di Rieti — ammonisce Scarnati — dovremo fare molta attenzione perché la nostra maggior classe verrà compensata dalla grinta delle avversane più deboli, soprattutto in trasferta. In casa no, dobbiamo fare T«en plein», acquisire la mentalità •vincente di chi è più forte e presentarci caricati ai «playoff». Scarnati fa parte, con Morandotti e Vidili, del ristretto gruppo di giocatori riconfermati dalla società torinese. Per il resto l'Ipifim è tutta rifatta e si può considerare nuovo anche lo statunitense Joe Kopicki: l'americano ha giocato infatti soltabnto la prima metà della scorsa stagione, messo fuori gioco da un grave infortunio al ginocchio sinistro e sostituito da Bobby Lee Hurt. Più nuovo ancora è l'altro statunitense dell'Ipifim, Darryl Dawkins, l'ex «spaccatabelloni» del campionato professionistico americano. C'è chi dice che Dawkins è logoro e molto incostante, ma l'Ipifim sente di poter vincere la scommessa fatta ingaggiando uno dei «pivot» più possenti e temuti d'America. Il problema principale riguarda la tenuta di Dawkins, giocatore molto pesante e non più abituato a giocare per molti minuti di fila. Per dare respiro a Dawkins, l'Ipifim ha preso Nino Pellicani, «ala-pivot» di 2,04 molto meno ingombrante ma assai agile. Per la regia Guerrieri ha rivoluto il fedele Carlo Della Valle; nel ruolo di «guardia» ha affiancato l'udinese Milani al bravo Scarnati; per la panchina ha puntato sul ritorno della «guardia» Bogliatto e dell'«alapivot» Negro, vent'anni a testa; come suo «vice» ha confermato l'umile Gianni Lambnischi. L'Ipifim insomma parte in «pole position», certa di avere un caldo appoggio dal suo pubblico. La serie A2 non è proprio la Al, ma una squadra vincente fa sempre piacere. Così la campagna abbonamenti prosegue a ritmo sostenuto presso la sede di via Don Orione 2 (tel. 386.565 - 332.262). L'abbonamento per tutta la stagione costa 135 mila lire per le gradinate (ridotto 90 mila lire); 165 mila lire per le tribune di curva (ridotto 120 mila); 250 mila lire per le tribune centrali (ridotto 200 mila) e 450 mila lire per la platea. Renato Botto Il cestista Darryl Dawkins un'ala-pivot di colore (metri 2,04)

Luoghi citati: America, Brescia, Forlì, Livorno, Rieti, Torino, Verona