LIBERO E BLASCO
LIBERO E BLASCO ROCK & JAZZ LIBERO E BLASCO Il 22 allo Stadio ritorna Vasco Rossi LA bella estate sta finendo, e Vasco Rossi toma dove tutto cominciò. Venerdì 22 settembre è di nuovo a Torino. Allo stadio, visto che la soluzione Pellerina è stata scartata in seguito agli inconvenienti verificatisi in occasione del concerto dei Simple Minds. Sono passati tre mesi da quel 14 giugno al Comunale, «prima» italiana del tour. Allora arrivarono 22 mila ragazzi, forse di più, a gridare amore al «re degli sballati» che abdicava, chs annunciava al mondo la sua voglia nuova di normalità, o almeno di qualcosa che alla normalità possa somigliare. E già, perché «Liberi liberi», il disco e il tour, hanno segnato una svolta nella vita umana e artistica di Vasco Rossi, sempre meno maledetto e sempre più saggio, trasgressivo ancora ma ormai deciso a preferire la vita sana alle nottate perse e agli stimolanti sospetti. Fu un grande concerto, quello del 14 giugno, duro è commosso, una confessione pubblica, l'urlo di un uomo che stenta a ingranare. Un concerto di addii. Addio al rock'n'roll allegro e matto di una volta, addio alle speranze e ai sogni. Vasco si confessava, si confessa: e incredibilmente i giovanissimi si ritrovano in qualcosa che, per loro, è ancora da venire. «Abbiamo perduto ideali e ideologie», dice Vasco. Abbiamo perduto entusiasmi, ripetono le canzoni. Non ci resta che raccontarci, e vedere che cosa succede. Nonostante l'amarezza di certi temi, Vasco ha fatto centro anche stavolta. E' diventato, con Zucchero, il protagonista dell'estate. Lui e l'Adelmo Fornaciari si sono dati battaglia a colpi di stadi esauriti, di dischi venduti. Pare, ci dicono, che l'abbia spuntata il Fornaciari. L'ha spuntata alla grande nelle vendite — «Oro incenso &• birra» è andato meglio di «Libe- ri Uberi», che pure è andato benissimo —, e con un margine di vantaggio più risicato per quel che riguarda gli spettatori. Siamo, in entrambi i casi, ben al di sopra del mezzo milione di presenze complessive, per quel che possono valere certe cifre. E' stata comunque una bella lotta, un duello quasi epico, di quelli che piacciono tanto a noi italiani: Binda e Guerra, Togliatti e De Gasperi, Coppi e Bartali, Mazzola e Bivera, Zeri e Sgarbi. Quello fra Vasco e Zucchero è stato un duello leale, pieno di simpatia e reciproca stima: «Zucchero è bravo, bravissimo», dichiara il Blasco. E l'altro di rimando: «Se non fòssi Zucchero, vorrei essere Vasco, perché mi piace». A Torino, comunque, il Blasco ha vinto, visto che ai 22 mila di giugno potrebbero aggiungersene altri 15 mila, chissà: tanti comunque. Invece Zucchero s'è fermato a quota 25 mila spettatori. Lo ha bloccato però soltanto l'esaurimento dei posti, visto che fuori sono rimasti in molti a rimpiangere il biglietto non trovato. A proposito di biglietti: quelli per Vasco Rossi costano 25 mila lire più prevendita, si trovano da Music Center, Ricordi, Dischetto, Hot Point, Dischianto, Maxeva, Poma, Top Music, Disco Shopping, Mastersound, New My Music, Videomusic, Music Hall, Fans Shop, Punto Musicale, Birreria Marconi, Cartoleria Kennedy, Radio Veronica, Tango, Doctor Disc, Punto Audio, Discolandia, Radio Reporter, Non Stop Music, Dee Jay Disco; Disco International (Ivrea), Elvis (Volpiano), Punto Musica (Chivasso), Le Disque (Rivoli), Zona Disco (Collegno), Arte Musica (Piossasco), California Records (La Loggia), Disco Star (Grugliasco). Il concerto è organizzato da Good Music. Vasco salirà alle 21 sul palco di fronte alla curva Maratona. [g. fer.) Sopra Vasco Rossi A sinistra 1 Edoardo Bennato a destra Enzojannacci
Luoghi citati: California, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Piossasco, Rivoli, Torino
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