Eccoli alla sbarra sono di Medellin

Eccoli alla sbarra sono di Medellin Giudicati a Savona 3 mercanti di coca Eccoli alla sbarra sono di Medellin SAVONA. Tre degli uomini di spicco dei «cartelli di Medellin e Cali», le organizzazioni dei narcotrafficanti colombiani in guerra con lo Stato e che hanno posto una taglia miliardaria sul presidente degli Stati Uniti Bush, vengono processati stamane dal tribunale di Savona con l'accusa di associazione per delinquere e traffico internazionale di stupefacenti. Sono stati «stanati» dai loro rifugi superprotetti dalla «Dea» e dall'«Fbi» e consegnati all'autorità giudiziaria italiana che ne aveva chiesto l'estradizione. Sono: José Honorio Huertas, 35 anni, Alberto Guerrero, di 50, e Enrique Louis Forerò, di 39. Insieme a Herman Molinas, Hugo Pardo e Carlos Gaonas, anche loro colombiani e al vertice delle due organizzazioni di narcotrafficanti che ora stanno seminando morte e distruzione in Colombia, avevano costituito nell'Alessandrino e nel ponente ligure, i più grandi centri continentali di raffinazione della cocaina importata dal Perù e dalla Colombia. L'orga¬ nizzazione, in cui erano state coinvolte 56 persone, è stata smantellata l'anno scorso dai carabinieri di Genova, che avevano infiltrato un loro sottufficiale. José Honorio Hertas, con interessi colossali a Miami (Florida) dove è stato arrestato, «promosse, costituì e finanziò, insieme ad Alberto Guerrero, Herman Molina e altri dieci complici — si legge nel corposo capo di imputazione — l'installazione nel territorio di Tovo San Giacomo di una raffineria che costituiva il centro di un più ampio traffico internazionale di stupefacenti». E in questo vasto disegno criminoso si inserì anche Enrique Louis Forerò. Dalla Colombia, Pablo Escobar e Jorge Ochoa, capi indiscussi dei «cartelli di Medellin e Cali», favorivano la spedizione della cocaina da raffinare tramite complicità ad altissimo livello fra politici, forze di polizia e anche fra guerriglieri. Bruno Balbo