«Non vendiamo i profughi a Bonn»

«Non vendiamo i profughi a Bonn» l'u noheria smentisce «Non vendiamo i profughi a Bonn» VIENNA. Continua ininterrotto l'afflusso di profughi tedesco-orientali dall'Ungheria in Austria. Tra sabato e ieri mattina, hanno attraversato il confine in 819, portando il numero complessivo a 19.906 persone. L'Ungheria continua intanto a respingere le accuse, provenienti da alcuni organi di stampa occidentali, di essersi accordata con Mosca prima di prendere la decisione dell'apertura delle frontiere. Dopo le smentite del presidente del Parlamento, Matyas Szuros, anche il ministro della Giustizia, Kalrnan Kulcsar, ha parlato di una decisione «sovrana» da parte di Budapest. L'Urss e gli altri Paesi del Patto di Varsavia sono stati soltanto informati, ha detto Kulcsar. Il ministro ha anche smentito che l'Ungheria abbia ricevuto o riceverà una «contropartita» economica da parte della Germania federale. Bonn, ha ricordato Kulcsar, ha sin dal primo momento appoggiato gli sforzi di riforma dell'Ungheria: in questo spirito, Budapest le chiede ora di continuare nel suo impegno. Per quanto riguarda una «neutralità» dell'Ungheria, Kulcsar ha dichiarato che ciò potrebbe essere soltanto il risultato di uno sviluppo graduale in cui svolgerebbero un ruolo significativo le trattative di Vienna sulla sicurezza e la cooperazione in Europa.

Persone citate: Kulcsar, Matyas Szuros