Europei in Svezia di Giorgio Barberis
L'Italia sogna il titolo PALLAVOLO Europei in Svezia L'Italia sogna il titolo STOCCOLMA DAL NOSTRO INVIATO Julio Velasco, al suo primo appuntamento come tecnico della Nazionale, sosteneva che l'obiettivo dell'Italia in questi Europei era una medaglia. Giusto: i fatti confortano speranze e ambizioni e oggi, con l'Olanda come avversaria (ore 17) nella semifinale senza appello, anche una successiva sfida per il bronzo pare a tutti stretta. Gli azzurri, amalgamati nell'estate da gare contro avversarie non di comodo, sono arrivati qui determinati come in un recente passato accadde solo in due occasioni, a Berlino Est '83 dove furono quarti e a Los Angeles '84, dove il bronzo olimpico superò ogni attesa. Il et allora era Silvano Prandi, come Velasco alla guida della società vincente in Italia. Prandi però conciliava club e nazionale, mentre Velasco, accettando l'incarico propostogli dal presidente federale Fidenzio, ha rinunciato a proseguire la sua avventura in campionato con la Panini. Oggi, dunque, tra l'Italia e la finale per le medaglie più pregiate c'è l'Olanda. Nell'ultimo decisivo incontro della fase eliminatoria, ha ottenuto l'unico risultato buono per qualificazione (3-0) contro una Poloniarivelazione, cui vincere un set avrebbe garantito il secondo posto del girone alle spalle dell'Urss. Sottovalutare gli olandesi sarebbe quindi assurdo, anche se la logica vuole che sia l'Italia a battersi per l'oro domani, probabilmente con i sovietici (opposti nell'altra semifinale agli svedesi). Gli azzurri, finora, hanno offerto un rendimento elevato, perdendo solo (a qualificazione ottenuta) contro la Francia. Bulgaria, le due Germanie e la stessa Svezia padrona di casa sono state superate con un gioco spesso irresistibile, evidente frutto di un riuscito cocktail fra entusiasmo e schemi accuratamente studiati e preparati. L'obbiettivo di migliorare il bronzo ottenuto nel lontano '48 appare traguardo logico: in questi Europei si è assistito alla consacrazione del ventunenne Bernardi e di Zorzi, alla maturazione di Gardini. Ragazzi che si sono fusi con l'esperienza dei veterani (in azzurro, non anagraficamente) Andrea Lucchetta e Cantatalii. Giorgio Barberis
Persone citate: Andrea Lucchetta, Bernardi, Fidenzio, Gardini, Julio Velasco, Prandi, Silvano Prandi, Velasco, Zorzi
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