Raddoppia Futile Cir di R. G.

Raddoppia Futile Cir Raddoppia Futile Cir Alla Sai passa il 4,6% della Cofide Più vicina la cessione della Latina MILANO. La Sai, la compagnia di assicurazioni di Salvatore Ligresti, esce dalla Cir ed entra della Cofide, la capogruppo di Carlo De Benedetti. Il passaggio della Sai da una società all'altra del gruppo dell'ingegnere è stato formalizzato ieri dal consiglio di amministrazione della Cofide che ha inoltre approvato la relazione semestrale. La Sai cede alla Cofide il 2,8% della Cir e acquista il 4,6% della stessa Cofide. In questo modo Ligresti sale da una controllata, la Cir, a una controllante, la Cofide, mantenendo la propria presenza nel gruppo De Benedetti. Una politica ormai consueta per il gruppo Ligresti che già aveva trasferito la quota Montedison in Ferfin, preferendo mantenere i contatti a livello di capogruppo. Con questo scambio, inoltre, l'holding capogruppo dell'ingegnere, che già detiene il 47% della Cir, rafforza la sua partecipazione, arrivando a sfiorare ormai la maggioranza assoluta. La Sai diventa uno dei maggiori soci della Cofide, dopo Carlo De Benedetti (47%), Camillo De Benedetti (14%), Suez (10%), Pirelli (5%) e prima delle Generali (4%) e Mediobanca (3%). I principali azio nisti della Cofide metteranno a disposizione pro-quota le azioni destinate a Ligresti. Nei primi sei mesi dell'89 l'holding ha registrato un utile netto di 20,3 miliardi contro i 18,3 miliardi dell'anno precedente e il patrimonio netto è salito a 960 da 843 miliardi. Sempre ieri sono stati diffusi i risultati della prima metà dell'anno della Cir, la società cui fanno capo le attività industriali dell'ingegnere. L'utile consolidato prima delle imposte è raddoppiato a 124,6 miliardi dai 62,1 miliardi del giugno '88 e il patrimonio netto contabile assomma a 2600 miliardi. Per la sola capogruppo Cir spa l'utile netto è pari a 61,2 miliardi ( + 38,1%). Il fatturato aggregato complessivo delle società del gruppo è di 7680 miliardi rispetto ai 6656 miliardi della prima metà dello scorso esercizio. Il valore delle partecipazioni in portafoglio è indicato in 7000 miliardi: prevale la componente informatica rappresentata dall'Olivetti (24%), seguita dall'editoria con Mondadori (17%), dalla Société Generale de Belgique (17%), dalla componentistica per auto ( 16%), dai servizi finanziari (6%) e dalla meccanica strumentale (3%). Il residuo 16% è rappresentato da partecipazioni di minoranza in società italiane ed estere. Le modificazioni azionarie per la Cir non si concludono con l'uscita di Ligresti. Tra una decina di giorni si svolgerà infatti l'assemblea dei soci della società per deliberare l'ingresso nel capitale della statunitense At&t con una quota di circa il 18%. Nel frattempo è da segnalare il leggero recupero in Borsa della Cir che ieri è progredita di poco più dell'1%, mentre continua a scendere l'Olivetti. In Piazza Affari, inoltre, si torna a parlare con una certa insistenza di una diversa collocazione della Latina, la compagnia di assicurazioni dell'ingegnere. Secondo alcuni potrebbe presto essere ceduta o trovare un importante partner internazionale. La Latina ha chiuso in rialzo del 3,2%. [r. g.]

Persone citate: Camillo De Benedetti, Carlo De Benedetti, Ligresti, Mondadori, Salvatore Ligresti

Luoghi citati: Latina, Milano