Dalla Chiesa Rivelazioni d'un pentito

Dalla Chiesa Rivelazioni d'un pentito A Palermo Dalla Chiesa Rivelazioni d'un pentito PALERMO. Colpo di scena al maxi-processo d'appello contro «Cosa nostra». I giudici hanno deciso di portare in aula i verbali delle dichiarazioni fatte nell'agosto scorso da un pentito catanese, Giuseppe Pellegriti, sul delitto Dalla Chiesa. L'uomo aveva raccontato al sostituto procuratore Libero Mancuso di aver raccolto le confidenze del boss «Nitto» Santapaola, già condannato all'ergastolo per l'agguato di via Carini. Costui, oltre a confermargli di avervi avuto parte insieme ad altri due affiliati alla sua cosca, Carlo Campanella e Salvatore Tuccio, avrebbe anche aggiunto che ad ordinare l'omicidio «fu persona molto in alto, non certo di Catania, ma di Palermo o di Roma». I giudici interrogheranno di nuovo Pellegriti il 3 ottobre nel carcere di Alessandria, dov'è detenuto. In particolare i magistrati intendono chiarire quale ruolo possono aver avuto nella vicenda i costruttori catanesi Carmelo e Pasquale Costanzo, citati alcune volte nei verbali degli interrogatori del pentito. L'esigenza di Un approfondimento del caso Dalla Chiesa era stata a suo tempo già sollevata dal legale di una delle parti civili e dal procuratore generale Luigi Croce. L'alto magistrato si è detto «meravigliato» che i verbali del pentito, dai quali possono derivare elementi nuovi, non siano stati trasmessi prima alla corte. [Ansa]

Luoghi citati: Alessandria, Catania, Palermo, Roma