Prqgq/ tremila nellfambasciata

Prqgq/ tremila nellfambasciata Le condizioni igieniche sono ormai intollerabili, ma il governo non cede Prqgq/ tremila nellfambasciata Minaccia di epidemie tra i profughi Ddr BONN. E' ormai insopportabile la situazione a Praga, dove ieri sera era salito a 2700 il numero dei profughi tedeschi orientali rifugiatisi nell'ambasciata della Germania Federale nella speranza di riuscire a passare in Occidente. Il governo cecoslovacco continua a non dare segnali di cedimento. «E' una situazione veramente molto seria — ha dichiarato ieri la sottosegretaria agli Esteri tedesca federale, Irmgard Adam Schwaetzer, dopo una visita all'ambasciata —; il continuo arrivo di altri profughi costringe i rifugiati e il personale diplomatico a stringersi sempre più. La disciplina messa in mostra da questa gente mi ha impressionato profondamente». «I colloqui sul futuro dei rifugiati — ha detto la sottosegretaria in una intervista — sono completamente aperti. Per sperare in qualche risultato bisogna che tutto si svolga con discrezione. Bonn deve rinunciare a qualsiasi pressione pubbli- ca. Ai cecoslovacchi va riconosciuto il merito di non avere ostacolato in nessun modo l'assistenza». Il portavoce del governo di Praga, Miroslav Pavel, in una intervista alla televisione statale tedesco-occidentale, ha af¬ fermato solo che «sarà fatto tutto il possibile per alleggerire la situazione dei rifugiati». I duemila metri quadri del giardino dell'ambasciata di Praga sono affollati di tende, la pioggia di questi giorni ha reso necessario fare arrivare dalla Germania Federale un autocarro con coperte di lana e piani di legno da usare come pavimenti isolanti nelle tende. Le ampie scalinate di palazzo Lobkowitz, che ospita l'ambasciata di Bonn, sono state trasformate in dormitori. La scarsità di servizi igienici per i quasi tremila reclusi nell'ambasciata (secondo Bild Zeitung di ieri quattro gabinetti in tutto) fanno temere lo scoppio di epidemie. Quest'ultimo pericolo è stato messo in evidenza dal sottosegretario egli Interni, Walter Priestniz, subito dopo il ritorno ieri sera a Bonn. Lentamente la preoccupazione per i reclusi di Praga, ai quali vanno aggiunti gli altri 600 di Varsavia, sta provocando reazioni in tutto il mondo. Il ministro degli Esteri di Mosca, Shevardnadze, incontrando a New York il collega tedesco federale, Hans Dietrich Genscher, ha offerto il suo appoggio per arrivare a una soluzione. SERVIZIO A PAGINA 5

Persone citate: Adam Schwaetzer, Hans Dietrich, Miroslav Pavel, Shevardnadze, Walter Priestniz