Sette nomi per il «mostro»

Sette nomi per il «mostro» INDAGINI A FIRENZE Sette nomi per il «mostro» FIRENZE. Sviluppi a Firenze nell'inchiesta sul «mostro». Fra qualche giorno si conosceranno le conclusioni a cui sono arrivati i giudici fiorentini in questa lunga indagine. Il giudice istruttore Mario Rotela ha infatti inviato al sostituto procuratore Paolo Canessa e al procuratore aggiunto Piero Luigi Vigna gli atti dell'inchiesta per formulare le loro richieste nei confronti delle persone, sembra che si tratti di sette in tutto, indiziate nel corso delle indagini. Fra queste Salvatore Vinci, considerato il sospettato numero uno, Pier Mucciarini e il cognato Giovanni Mele, Stefano Mele, il marito di Barbara Locci, vittima del primo duplice delitto attribuito al maniaco e com¬ piuto nell'agosto del 1968. Salvatore Vinci è scomparso dalla circolazione dal giugno 1989, dopo essere stato assolto, in Sardegna, dall'accusa di aver ucciso la moglie, nei primi Anni Sessanta. Il giudice Canessa, assieme a Vigna concluderà parte dell'inchiesta con una richiesta di proscioglimento o di rinvio a giudizio per gli indiziati. Successivamente spetterà al giudice Rotella valutare tali richieste. Tuttavia a quattro anni dall'ultimo degli otto duplici omicidi (8 settembre 1985) e a 21 dal primo (21 agosto 1968) resta il più fitto mistero su questi assassinii, commessi con una Beretta calibro 22, pistola che non è mai stata ritrovata. lAgi]

Luoghi citati: Firenze, Sardegna