Milan piccoli fans

Milan, piccoli fans In Coppa Campioni va in scena l'ennesima rivoluzione di Sacchi Milan, piccoli fans A Helsinki formazione-baby HELSINKI DAL NOSTRO INVIATO La formazione? «Vado a telefonare» risponde Sacchi mimando una conversazione col Dottore. Ma non c'è bisogno del presidente, quello che doveva dire l'ha detto: è così tranquillo, Berlusconi, che non seguirà la squadra in trasferta, la qualificazione è troppo scontata. Ecco, questo è il problema: e se il Milan così tranquillo, così sicuro, trovasse un ostacolo imprevisto, un Hjk trasformato rispetto a quello, squalliduccio, di San Siro? Sacchi conviene come Amleto che questo è il problema: «E' un grosso rischio la mancanza di stimoli, nel calcio sottovalutare un avversario significa andare incontro alla sconfitta. Però c'è un fattore da prendere in considerazione: l'Hjk in casa non perde nelle competizioni europee da cinque anni a questa parte. Ha battuto fra l'altro anche il Porto, il che rappresenta un bel biglietto da visita. Se non avesse perso in Portogallo si sarebbe qualificato: probabilmente in casa loro trovano maggiori stimoli». La formazione è a sorpresa. Si sapeva della «promozione» di Carobbi e Costacurta ma non di una trasformazione così radicale. Adesso è davvero il Milan Tre quello che va in campo in Coppa dei campioni: Tassotti, Evani e Simone finiscono in panchina, Diego Fu- ser, Carobbi e Pazzagli esordiscono in Coppa dei campioni. C'è anche Lantignotti ma lui si è già preso uno scampolo di gloria l'anno scorso in Bulgaria quando Sacchi l'utilizzò quando il risultato era già trionfale. Dunque, mezza squadra di giovani, alcuni alle prime esperienze internazionali ma Sacchi è convinto che il blocco terrà anche se i finlandesi, ovviamente, troveranno maggiori spazi ed un avversario meno solido di quello dell'andata. Confermando le assenze di Ancelotti (acciaccato) e Maldini (è stanco) Sacchi ha convenuto che «tutta questa sfortuna ha finito per agevolare certi inserimenti, concedere strada a quelli che hanno saputo attendere con pazienza in panchina. Il Napoli? Un avversario alla volta, per carità. Ci penseremo al momento opportuno. Rijkaard punta? Giocherà avanzato ma non come centravanti. Agnolin? Mai discusso l'arbitro, non ho parlato assolutamente della sua direzione di gara. Purtroppo con la Fiorentina abbiamo compiuto diversi errori, troppi pur giocando un buon calcio. Abbiamo fatto tutto noi, o quasi, nel bene e nel male. Noi facciamo tanto gioco e se vinciamo, lo facciamo alla grande. Rubacchiassimo anche noi qualche golletto, avremmo sicuramente qualche punto in più. Oltretutto dall'inizio della sta¬ gione facciamo più punti fuori che in casa. Io so il motivo ma non vengo certamente a raccontarlo a voi». Poi una stoccata a Giorgi, allenatore dei viola sulle presunte interferenze in casa del Milan: «Potrei darei sei milioni di risposte ma visto che non ne merita neanche una, non ne darò nessuna. E' il tema che non merita risposta. Quando andavo a scuola, spesso davo il compito in bianco». E, probabilmente, finiva dietro la lavagna in castigo. Pazzagli, dunque, da Ascoli alla Coppa dei campioni; Diego Fuser dalla retrocessione in B ad Helsinki, nel giro europeo. Dice il portiere: «E' una bella soddisfazione, cercherò di essere all'altezza della situazione». Alto com'è, non avrà problemi. Per l'ex torinese un altro salto di qualità. Mercoledì scorso ha giocato a Foggia nell'Under 21, domenica a San Siro contro la Fiorentina, domani nello stesso Olimpico dove nelle Olimpiadi del '52 Pino Dordoni vinse la medaglia d'oro nella 50 chilometri di marcia e Consolini conquistò l'argento nel disco. Anche Diego è emozionato «ma quando sarò in campo dimenticherò tutto e penserò soltanto a giocare». L'aquilotto di Venaria Reale sta conquistando simpatie nell'ambiente del Milan. Di questo passo potrebbe anche conquistare un posto fisso. Giorgio Gandoif i Rijkaard. Giocherà più avanti

Luoghi citati: Bulgaria, Foggia, Helsinki, Portogallo, Venaria Reale