L' Inter rischia Berti per un piatto di 5 miliardi

L' Inter rischia Berti per un piatto di 5 miliardi COPPA CAMPIONI S Sul rientro del centrocampista società a consulto: Trapattoni, Pellegrini e il giocatore favorevoli, cauto il medico L' Inter rischia Berti per un piatto di 5 miliardi E il buco che la società accuserebbe in caso di eliminazione con il Malmoe MILANO DAL NOSTRO INVIATO Il problema, di coscienza e di muscoli, coinvolge Nicola Berti giocatore, Giovanni Trapattoni allenatore, il dott. Bergamo medico, il dott. Pellegrini presidente. Tutto per decidere se il centrocampista torna in squadra (è molto probabile) stasera dopo l'infortunio del 10 settembre contro la Samp. A Marassi, quarta di campionato, stiramento al quadricipite destro. C'è da battere almeno per 2 a 0 il Malmoe che ha vinto per 1-0 la gara di andata con un gol di Hakan Lindman al 75'. Superare il turno è tappa chiave per l'immagine, e per il bilancio nerazzurro. Soprattutto il bilancio: il beneficio di Coppa (quote tv e altro, introiti ai botteghini esclusi) è stimato in 5 miliardi ed è già stato messo in conto. Doverne fare a meno sarebbe un duro colpo per le finanze della società. E anche l'incasso di stasera mette sul gusto: già venduti 70 mila biglietti, garantiti 2 miliardi. Niente male, non andare avanti sarebbe un vero peccato. Trapattoni preferirebbe la squadra tipo, ma non vuole assumersi responsabilità pesanti. Il medico fa capire che manca ancora qualcosa alla sicurezza piena, e pone come data ottimale per un recupero senza rischi del giocatore Berti domenica 1° ottobre, la prossima, quando sarà a San Siro la Roma. Dice il tecnico: «Berti oggi (ieri per chi legge, ndr) ha lavorato bene come gli altri, valuteremo la situazione prima di andare in campo. Il giocatore è un capitale, faremo il punto con il medico e con la società. La Coppa è importante, ma non scordo il campionato. Se non gioca Berti c è Cucchi. Le botte alle caviglie sùbite da Bianchi e Fem sono in via di pieno assor¬ bimento». Dice Berti: «E' tutto da decidere ma io sto bene, da quattro giorni mi alleno a pieno ritmo senza avvertire guai. Credo di essere già al cento per cento. Se mi sentissi solo all'ottanta-novanta sarei il primo a non voler rischiare. Comunque, anche senza di me l'Inter questo turno di Coppa lo passa». Di fronte ai tormenti di tutto l'ambiente nerazzurro e dello stesso Berti, la frattura del mignolo del piede destro accusata ieri mattina da Malgioglio in allenamento è parsa un bruscolino. Dietro a Zenga il numero 12 sarà così Luca Mondimi, parmigiano, classe 1970, portiere della squadra primavera. La viglia di Inter-Malmoe è trascorsa così in casa nerazzurra. E con qualche pensiero cattivo per Berlusconi. Grazie ai 400 milioni pagati da Canale 5 per il collegamento tv dell'andata, il Malmoe ha quasi rad¬ doppiato la «carica» ai suoi giocatori: il premio per il passaggio del turno è salito da 5 a 7 milioni di lire a testa. Martedì sera a Cusano Milanino, mentre nelle case vicine si guardavano film, «Colpo grosso» o programmi culturali, Trapattoni rivedeva per l'ennesima volta la «pizza» della gara di andata. Ha fatto un ripasso del collettivo del Malmoe, più che dei valori individuali. «Ciò che mi interessa — ha detto poi ad Appiano — è che la mia squadra abbia superato brillantemente il momentaccio delle due sconfitte consecutive. Quella meritata contro la Samp a Marassi e l'altra, immeritata, di Malmoe. Il che significa, in parole povere, che l'Inter ha raggiunto un equilibrio psicologico notevole. Questo conta, il resto è fatto di discorsi». Ma quelli su Berti fanno eccezione. Bruno Perucca Berti non vuole rinunciare stasera a San Siro alla rivincita di Coppa con gli svedesi

Luoghi citati: Bergamo, Cusano Milanino, Milano