Piga ripulisce il listino

Piga ripulisce il listino Sotto esame i titoli sospesi, Fiorini promette novità per Eurogest Piga ripulisce il listino Martedì l'esordio in Borsa diEnimont Piazza Affari teme la finanziaria MILANO. Enimont farà il suo esordio in Borsa martedì 3 ottobre. Lo ha deliberato ieri la Consob che ha vincolato la quotazione ufficiale alla pubblicazione dell'integrazione al prospetto già depositato. Assieme alla joint venture chimica faranno il loro ingresso al listino altre due società: la Bassetti e la Costa Crociere. C'è attesa tra i risparmiatori per l'esordio in Piazza Affari di Enimont il cui collocamento ha avuto grande successo. Già ieri alcuni agenti di cambio erano pronti a trattare non ufficialmente il titolo al «terzo mercato», ma hanno poi receduto da questo proposito su invito della Consob. CONSOB - La commissione ha iniziato un'audizione, che prosegue anche oggi, delle sedici società sospese, per motivi diversi, dalla quotazione in Borsa da più di diciotto mesi. In pratica Franco Piga intende valutare se queste società stanno ritornando alla normalità, e quindi potranno rientrare al listino, oppure no. La Consob ha già avviato alcune procedure di revoca dalla quotazione ed entro sei mesi potrebbe decidere la definitiva cancellazione dal listino. Le società sospese convocate da Piga sono: Broggi Izar, Borgosesia, Sem, Nuova Edificatrice, Aturia, Centenari Zinelli, Calzaturificio Varese, Cascami, Isvim, Autostrade Meridionali, Nai, Condotte, Paramatti, De Angeli Frua, Ferrovie Nord Milano, Ferrovie Torino Nord. L'iniziativa è legata all'introduzione del nuovo regolamento di ammissione in Borsa che fissa appunto in 18 mesi il limite massimo di sospensione dal listino, dopo di che scatta la cancellazione. Non sono stati invece convocati i responsabili dell'Eurogest, l'ex holding del gruppo Federici ora in mano alla Sasea. Florio Fiorini, factotum della finanziaria ginevrina, ha promesso che entro poche settimane partirà l'offerta pubblica di scambio Eurogest-Sasea. Il finanziere ha depositato il prospetto informativo che dovrebbe essere esaminato dalla Consob in questi giorni. NUOVO BANCO - Attorno all'ingresso delle Assicurazioni Generali nel Nuovo Banco Ambrosiano, al posto della Popolare di Milano, si stanno intrecciando numerose voci e indiscrezioni. Ieri La Fondiaria del gruppo Ferruzzi ha smentito di essere in qualche modo coinvolta in operazioni relative alla struttura azionaria del Nba. Il gruppo di Raul Gardini, recentemente entrato nella Gemina (azionista di rilievo nel sindacato dell'istituto milanese), ha smentito anche la possibile cessione della Banca Mercantile. La Gemina, dal canto suo, ha negato di voler cedere la sua quota nel Nuovo Banco alla Fondiaria. L'elenco delle smentite termina con la precisazione del presidente del Nba, Giovanni Bazoli, il quale ha escluso che il Crediop intenda uscire dal capitale della banca. Bazoli, in questi giorni a Washington, ha aggiunto: «Appena torno in Italia mi occuperò direttamente della questione e ritengo che il patto di sindacato si possa riunire già nel mese di ottobre per esaminare la situazione». L'unico fatto certo, dunque, è rappresentato al momento dall'uscita della Popolare di Milano e dall'ingresso delle Generali nel capitale del Nuovo Banco. Ma, nonostante tutte le precisazioni e smentite del caso, in Piazza Affari molti sono convinti che l'assetto azionario dell'istituto di Bazoli subirà ulteriori modificazioni. Le Banche popolari venete, ad esempio, si riuniranno nei prossimi giorni per valutare che fare ed è probabile un loro abbandono. La situazione è in evoluzione e la sensazione è che i fatti più importanti debbano ancora avvenire. Quali? Il prossimo passo dopo l'ingresso della Comit, in una posizione di rilievo, nel capitale del Nuovo Banco, magari rilevando proprio la quota delle Generali. In più, si dice in Piazza Affari, l'operazione potrebbe nascondere ulteriori sorprese, con possibili piani di rafforzamento dell'assetto azionario delle stesse Assicurazioni Generali. Come noto lo stesso presidente della compagnia triestina, Enrico Randone, ha messo in guardia dai pericoli di possibili attacchi ostili. BORSA - Un nuovo calo del listino (indice Comit — 0,63% a 707,49) ha caratterizzato ieri la tendenza di Piazza Affari. Il mercato azionario evidenzia qualche timore relativo a possibili provvedimenti «sorpresa» che potrebbe essere inseriti nella prossima legge Finanziaria. Alcuni osservatori, poi, sostengono che la Borsa sta assorbendo i forti rialzi, per alcuni titoli eccessivi, realizzati tra luglio e agosto. Fiat, Generali, Montedison hanno contenuto l'arretramento a mezzo punto percentuale, la Gemina è scasa dell'1,4% e il Nuovo Banco di oltre il 2%. In flessione anche i valori del gruppo De Benedetti, in particolare la Cir, e tra gli altri deboli sono risultati Sip, Stet, Pirellina, Eridania. Rinaldo Gianola Il presidente della Consob Franco Piga

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