Pago o riscatto? Questo è il problema di Mario Salvatorelli

Pago o riscatto? Questo è il problema ! NOSTRI SOLDI Pago o riscatto? Questo è il problema 0 un mutuo immobiliare al tasso del 9,50% fisso, del quale residuano ancora 20 rate semestrali, per un totale di 100 milioni. Con la vendita di un altro appartamento, disporrò di 120 milioni. Mi conviene estinguere il mutuo con il ricavato della vendita, o impiegare i 120 milioni, e con gli interessi (da integrare di tasca), pagare il mutuo alle scadenze? In questo secondo caso, come impiegare quei 120 milioni?». Il signor G. M., che mi scrive (lettera firmata) da Alessandria, se investisse quei 120 milioni in titoli di Stato, non dovrebbe avere alcun bisogno di «integrare di tasca» gli interessi che ricaverebbe dal suo investimento per rimborsare le rate del mutuo. Facciamo un semplice calcolo. Per le ultime emissioni di titoli del Tesoro (Cto, Cct, Btp) siamo intorno al 12% netto, cioè sui 14 milioni l'anno, per 120 milioni, assai più dei 10 milioni che, se ho interpretato correttamente la lettera, egli dovrà pagare ogni anno per estinguere il mutuo. Di questi tempi, quando in Italia giungono capitali da tutto il mondo, attirati dall'alto rendimento dei titoli di Stato, sarebbe un cattivo affare l'estinzione anticipata di un mutuo al 9,50%, distraendo a questo scopo una somma che rende assai di più se viene investita. Può essere, dobbiamo augurarcelo, che il rendimento dei titoli di Stato possa avviarsi a un lento declino, di pari passo (finora è stato più lento, anzi, non c'è stato affatto) con il raffreddarsi dell'inflazione. Ma questo varrà, in ogni caso, per le future emissioni, mentre oggi si possono acquistare, con i rendimenti fissi dell'entità suddetta, titoli di Stato a quattro e a sei anni. Inoltre, può anche darsi (spero e credo di no) che l'inflazione si riaccenda, e che il rendimento dei titoli di Stato aumenti, con le future emissioni. In questo secondo caso, crescerebbe anche la convenienza per signor G. M. a tenersi il I ancr. U3 mutuo e a pagarne le rate con gli interessi dei suoi titoli, senza ricorrere a integrazioni «di tasca». Il nostro lettore potrà sempre riprendere in esame l'opportunità di un'estinzione anticipata del suo mutuo se quel 9,50% di costo fisso dovesse trasformarsi da conveniente in troppo alto. Anche questa è un'eventualità tutt'altro che impossibile, ma non imminente. Tenga presente, prima di decidere, che per l'estinzione anticipata di un mutuo si paga1 una commissione, che varia da una banca all'altra. Ma, per questo, potrà essergli più preciso l'istituto che gli ha rilasciato il mutuo. Il Cct indicizzato «L'interesse sui Cct è collegato a quello dei Bot annuali, ma a quale emissione?». Lo domanda il signor L. M. (lettera firmata), di Torino, senza precisare, però, di che tipo né di quale emissione di Cct si tratti. Comunque, dall'inizio di quest'anno, il tasso delle cedole è indicizzato al rendimento medio dei Bot annuali emessi nei primi due mesi del trimestre che precede l'inizio del godimento della nuova cedola. Un esempio: l'interesse della cedola che «parte» dal 1° ottobre 1989 (e, quindi, in pagamento dal 1° marzo 1990, se semestrale, oppure dal 1° ottobre '90, se annuale), è indicizzato al rendimento medio dei Bot annuali offerti alle aste di luglio e agosto '89 (i primi due del trimestre che finisce il 30 settembre). Più lo «spread», cioè il premio annunciato al momento dell'emissione dei Cct, e che può variare ad ogni emissione. Mario Salvatorelli

Persone citate: L. M.

Luoghi citati: Alessandria, Italia, Torino