« Federiamoci con la Ddr» di E. St.

« Federiamoci con la Ddr » DUE GERMANIE Il ministro degli Esteri di Bonn esclude la riunificazione con l'Est « Federiamoci con la Ddr » La formula di Genscher per gli Anni 90 BONN. Parlando di una possibile confederazione tra le due Germanie, il ministro degli Esteri della Repubblica Federale, Hans-Dietrich Genscher, ha parlato anche della sua concezione dell'Europa dei prossimi anni. In un'intervista a «Der Spiegel», ripresa dal «Financial Times», ha detto che il governo di Bonn deve «mantenere la sua politica» verso la Germania dell'Est e ha sottolineato la pericolosità di qualunque tentativo di «destabilizzare» lo Stato comunista. Respingendo le richieste di iniziative per promuovere l'unificazione della Germania, avanzate da alcuni membri della coalizione di governo di centro-destra, Genscher ha difeso la politica del partito socialdemocratico che, quando fu al potere negli Anni Settanta, diede l'avvio al difficile processo di dialogo con l'Europa dell'Est. Genscher ha ripetuto la sua già nota visione secondo la quale l'incremento dei legami tra Germania Est e Germania Ovest dovrebbe fare parte di un più generale processo di abbattimento delle barriere tra l'Europa comunista e quella capitalista. Spinto dall'insistenza di «Der Spiegel», che gli chiedeva di essere più specifico sul possibile futuro delle due Germanie, ha aggiunto: «Dovremmo cercare di fondere l'idea del federalismo europeo con quello tedesco. Un federalismo europeo ed uno tedesco potrebbero aprire la strada a nuove forme di coesistenza». Genscher non ha escluso, per esempio, che i due Stati possano occuparsi congiuntamente di ambiente, trasporti e poste. Genscher ha negato che ci siano due nazioni tedesche, una capitalista e una comunista, ma ha contestato anche il tema della '<riunificazione». Questo, ha detto, presuppone che il futuro dell'Europa sia quello degli Stati nazionali, mentre la Comunità europea si sta evolvendo verso un modello in cui gli Stati rinunciano progressivamente alla loro sovranità. E ha aggiunto, forse con un'enfasi che non sarebbe accolta con lo stesso favore in tutta la Cee, che «nessuno» vuole tornare alla forma dello Stato centralizzato. L'intervista a Genscher è stata concessa alla vigilia della sua partenza per New York per la sessione dell'Orni. Là cercherà di sfruttare al meglio i suoi contatti con l'Europa dell'Est per trovare una soluzione per gli 800 profughi tedesco-orientali che si sono rifugiati nelle am basciate di Bonn a Praga e Varsavia. L'altro ieri Genscher ha avuto un incontro con il ministro degli Esteri cecoslovacco, Jaromir Johanes, senza tutta via raggiungere alcun accordo, [e. st.]

Persone citate: Hans-dietrich Genscher