Glemp fa autocritica

Glemp fa autocritica Il primate polacco accetta l'allontanamento delle carmelitane Glemp fa autocritica «Non ho capito il valore di Auschwitz» VARSAVIA. Sul caso Auschwitz il cardinale Glemp ha cambiato idea. «Né io né la Chiesa polacca—ha detto ieri a Varsavia — avevamo capito il profondo significato che questo campo ha per gli ebrei. Adesso sono pienamente d'accordo con chi sostiene che il convento deve essere trasferito». Il primate di Polonia non ha tuttavia voluto precisare la data in cui le religiose lasceranno Auschwitz, come stabilito dall'accordo tra ebrei e cattolici firmato nel 1987, né tantomeno spiegare le ragioni per cui lo smantellamento del Carmelo, originariamente previsto per febbraio, è stato rinviato senza che la controparte ebraica ne fosse avvertita. «Le suore — ha proseguito Glemp — si erano installate ad Auschwitz con buone intenzioni. D'altra parte a noi cattolici risulta difficile capire perché la presenza del Carmelo risulti of¬ fensiva per gli ebrei. Ci vorrà molto lavoro nelle parrocchie polacche per spiegare perché gli ebrei preferiscono che l'olocausto sia ricordato in silenzio». Proprio per capire meglio le idee e i sentimenti degli ebrei, Glemp ha annunciato un simposio sull'esperienza dell'olocausto. «Anche loro — ha ricordato — devono capire l'importanza che Auschwitz ha per i polacchi». La «svolta» nelle posizioni del cardinale sembra essere maturata la scorsa settimana, durante una visita in Gran Bretagna. «Gli ebrei di Londra sono stati molto cortesi — ha detto il primate, alludendo al suo colloquio con Sigmund Sternberg, presidente del Concilio internazionale fra cristiani ed ebrei —. Lì abbiamo cominciato a capirci». L'improvvisa marcia indietro di Glemp, comunque, segue una recente dichiarazione del Vaticano, in cui la Santa Sede si era pronunciata a favore dell'accordo ed aveva promesso un aiuto economico per la costruzione del previsto centro ecumenico. In ogni caso Glemp ha nuovamente criticato il testo dell'accordo, firmato tra l'altro anche dal cardinale Macharski, arcivescovo di Cracovia. Il documento—ha detto — sarebbe stato mal preparato, «in quanto grava la Chiesa polacca di un peso eccessivo. La costruzione di un centro ecumenico fuori da Auschwitz era un obiettivo irrealistico, sia per ragioni economiche, sia per la scarsità di materiali edili in Polonia». Glemp ha inoltre ribadito quanto sia stata «offensiva» nei suoi confronti la manifestazione organizzata in luglio dal rabbino Weiss. Quella protesta, in cui gli ebrei lamentavano la mancata smantellazione del Carmelo, aveva segnato l'inasprirsi della controversia. (AdnKronos]

Persone citate: Glemp, Macharski, Sigmund Sternberg, Weiss

Luoghi citati: Auschwitz, Cracovia, Gran Bretagna, Londra, Polonia, Varsavia