Marsiglia volta le spalle ai socialisti

Marsiglia volta le spalle ai socialisti FRANCIA Le elezioni parziali di domenica dominate dalla lotta tra Vigouroux e il suo ex partito Marsiglia volta le spalle ai socialisti // sindaco (indipendente) strappa alps tre seggi al Senato PARIGI NOSTRO SERVIZIO Gli equilibri politici francesi non sono stati spostati, la destra ha mantenuto la maggioranza di seggi che detiene da molti anni, la sinistra ha limitato i danni ed il «centro» ha viste ridimensionate le sue ambizioni di «terza forza» della politica parigina. Ma a Marsiglia è scoppiata una vera «bomba»: per la prima volta nella storia recente di Francia un candidato indipendente ha battuto ed affossato un'intera federazione di partito. Domenica si sono svolte le elezioni senatoriali che in Francia sono indirette, come le presidenziali americane. Un terzo dei seggi del Senato ( 102 su 321 ) è stato rinnovato da 47.068 «grandi elettori» (deputati, consiglieri regionali, provinciali e comunali). Nel capoluogo del Midi il sindaco Robert Vigou¬ roux, 65 anni, socialista talmente dissidente da essere stato espulso dal partito, è divenuto per la prima volta senatore alla testa di una lista personale. Siederà per nove anni a Palazzo Lussemburgo. Per il partito socialista la disfatta è stata totale: aveva 5 senatori, oggi ne conserva solo uno. Tre seggi sono andati a Vigouroux ed ai suoi amici. L'indice di popolarità del sindaco-senatore è talmente alto che ora il partito lo lusinga, pronto a «perdonarlo». Ma Vigoroux assapora la rivincita e prende tempo. «Non ho nessuna fretta, per ora andrò in Senato come indipendente, poi si vedrà...». La federazione di Marsiglia del ps da tempo è in preda a lotte intestine così violente da far temere la scissione. Vicende non sempre edificanti, voci di denaro pubblico deviato per pagare le campagne elettorali di certi deputati ed aspiranti sindaci. E perfino un'inchiesta aperta dalla magistratura a carico di colui che la direzione di Parigi designò come numero uno: Michel Pezet, ex avvocato, un quarantenne rampante. Troppo rampante per le abitudini e lo stile di vita di Vigouroux, il più celebre chirurgo della città, intimo amico di Gaston Defferre, mitico sindacoministro socialista scomparso nel maggio '86. Fu allora che Vigouroux, spinto dalla vedova di Defferre, si lanciò a tempo pieno nella politica. Da vent'anni era consigliere comunale socialista, non mancava quindi di esperienza. Sospesa la professione medica, Vigouroux nell'arco di pochi mesi conquistò le simpatie generali grazie al suo tratto signorile, alla calma imperturbabile, ad un certo distacco dalle manovre di corridoio che a Marsiglia imperversano da sempre. «Si comporta in aula come se fosse in sala operatoria», fu il commento ammirato di un avversario. Lo scontro con Pezet fu immediato. Non si riusciva ad eleggere il successore di Defferre, a causa di una serie di veti incrociati tra sinistra e destra. La candidatura Vigouroux fu vista da tutti come un onorevole compromesso. Socialista certo, ma tutto sommato autonomo. E di prestigio. Nelle intenzioni generali doveva essere un mandato di transizione, fino alla scadenza naturale. E invece Vigouroux nelle municipali sbaragliò i concorrenti, incluso Pezet candidato ufficiale del ps. Il chirurgo venne rieletto trionfalmente dai marsigliesi che in lui avevano ritrovato una guida paterna e sicura, come lo fu a suo tempo Defferre. Il ps non apprezzò e lo espulse dalle sue fila. Paolo Potetti

Persone citate: Gaston Defferre, Michel Pezet, Paolo Potetti, Robert Vigou, Vigoroux

Luoghi citati: Francia, Lussemburgo, Marsiglia, Parigi