Ferry fa la differenza

Ferry fa la differenza Nell'atteso prologo di serie Al la squadra di Bianchini espugna Cantù Ferry fa la differenza Roma ha investito bene i suoi miliardi CANTU'. I sogni della Vismara muoiono nel tardo pomeriggio, quando pensava già di aver recuperato e vinto una partita che nel primo tempo aveva lasciato completamente nelle mani del Messaggero Roma. Negli ultimi due minuti la squadra di casa non ha saputo costruire un'azione vincente, mentre Ferry ha demolito l'ultima resistenza canturina con un tiro dalla lunga distanza. Una partita segnata anche da un brutto episodio alla metà del secondo tempo: un pugno di Lorenzon a Pessina, con una ferita allo zigomo che ha impedito alla giovane ala di Cantù di proseguire la partita. L'anticipo della prima giornata di campionato non riesce a coinvolgere la gente della Brianza, troppi vuoti sulle tribune per l'esordio della Vismara per la prima volta non Riva-dipendente. Danny Ferry dopo soli 30 secondi si presenta rifilando una stoppata a Bosa. Il Messaggero sembra non accusare l'assenza di Premier squalificato di fronte ad una Vismara evanescente, impalpabile. Con un parziale di 7-0 in un solo minuto i romani rompono gli indugi. Bosa è letteralmente scomparso di fronte a Danny Ferry e non riesce a pungere in attacco, il suo primo canestro è all'ottavo minuto e per lui nel primo tempo ci saranno solo quattro punti. Ancora Ferry protagonista di un'azione strepitosa con stoppata su Mannion e conclusione a canestro dopo uno scambio in velocità con Gilardi. Nel Messaggero tutto fila liscio, sembra che i giocatori siano assieme da una vita. Il vantaggio per i romani si dilata sempre più fino a raggiungere i 19 punti al 17'. La Vismara è impietrita, sbaglia anche le rimesse laterali e per sua buona soite nel Messaggero Shaw sbaglia tiri su tiri, con un piccolo lampo di sei punti in 30 secondi nel finale. Al riposo Cantù accusa un passivo di 14 punti: 52-38. La ripresa non sembra discostarsi dalla traccia dei primi 20 minuti. La reazione della Vismara arriva improvvisa su una palla che Bosa ruba a Shaw e poi va a schiacciare con rabbia nella retina romana. Il Messaggero si smarrisce. La squadra di Cantù rosicchia punti su punti agli avversari e si porta a meno 4 quando Lorenzon decide di sfogare la sua rabbia sul volto di Pessina. Il Messaggero non riesce più a ragionare né a trovare la via del canestro, la Vismara si rimette in linea sul 69 pari. E passa avanti. Cantù raggiunge il massimo vantaggio a 5' e 20" dalla conclusione sull'81-73. Quando sembra che tutto sia già stato detto risorge Danny Ferry: un suo gioco da quattro punti (canestro da tre più tiro libero) riporta Roma a meno 3 e ancora un suo canestro dalla lunga distanza sigla il sorpasso definitivo ed il successo per il Messaggero. {m. v.]

Luoghi citati: Bosa, Cantù, Roma