Una vendemmia ad alti e bassi

Una vendemmia ad alti e bassi La resa diminuisce, ma in alcune zone si prevede un'annata di vini da collezione Una vendemmia ad alti e bassi Le quotazioni dell'uva sono in salita per le «grandifirme» ASTI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La vendemmia '89 del «vigneto Italia» darà 80 milioni di quintali di uva (pari a 64 milioni di ettolitri di vino). E' un risultato sostanzialmente stabile (nell'88 gli ettolitri furono 62 milioni), ma inferiore alla media dell'ultimo decennio. Più in dettaglio c'è da notare che al Nord la resa è diminuita del 15/20 per cento, mentre il Centro Sud fa registrare perdite di prodotto rilevanti con punte anche del 30/40 per cento in Sicilia e Sardegna. Sul piano della qualità l'annata 1989 si presenta più che accettabile, con zone che annunciano raccolti ottimi e vini da collezione: Piemonte, Toscana e Trentino in particolare, con prezzi delle uve in ascesa. Seguendo l'analisi elaborata dall'Associazione enotecnici, ecco una rapida panoramica della situazione nelle principali aree vitivinicole della penisola. PIEMONTE. Resa media ridotta del 10 per cento, ma qualità ottima. Mentre procede la vendemmia del moscato d'Asti, non senza tensioni sui prezzi fìssati dalla normativa (10.500 lire il mirigrammo) il termometro della vendemmia sale anche per le uve rosse le cui quotazioni sembrano destinate a stabilire record «storici». Il Brachetto d'Acqui e l'Arneis sono andati a oltre 200 mila il quintale. Grignolino e Dolcetto si attestano attorno alle centomila, la Barbera parte da 70/80 mila e il Nebbiolo da Barolo e Barbaresco sono già oltre le 140 mila. TRENTINO-ALTO ADIGE. La raccolta delle uve pinot e chardonnay base spumante ha dato ottimi risultati — confermano al Comitato vitivinicolo trentino, che con bando vendemmiale ha fatto l'obbligo di cernita in casse o ceste per salvaguardare al massimo i grappoli ed evitare ossidazioni o prefermentazioni dei mosti —. Anche per le altre uve trentine (Merlot, Cabernet, Marzemino) le previsioni sono buone. VENETO-FRIULI. Le uve bianche del Veronese e della zona di Soave sono state falcidiate dalla grandine. La provincia di Vicenza e la Marca trevigiana (zona del Prosecco) sono state risparmiate. La raccolta delle uve Bardolino e del «Valpolicella» si annuncia buona. In Friuli, nel calo generale (—20%) si prevedono ottimi vini soprattutto nel Collie. LOMBARDIA. Bene l'Oltrepò pavese e malissimo la zona della Franciacorta dove la grandine d'agosto ha battuto i vigneti. Pinot e Chardonnay con prezzi in ascesa: oltre le centomila il quintale di uva. TOSCANA - EMILIA - LAZIO MARCHE. La qualità dell'uva è generalmente buona. Rese nel¬ la norma o leggermente inferiori. Sui colli toscani la vendemmia delle uve bianche da Galestro è stata discreta. Le rósse da Chianti e da Brunello di Montalcino sono ottime, in grado di dare buoni vini da invecchiamento. PUGLIA - SICILIA - SARDEGNA. Ultimata la raccolta delle uve precoci il Sud si prepara a concludere una vendemmia in generale scarsa, ma con qualche punta qualitativa. In Puglia ha lasciato il segno la disastrosa gelata dello scorso anno nelle zone di Brindisi, Taranto e Lecce. In Sicilia le uve Catarratto, Trebbiano, Inzolia hanno patito la siccità primaverile e le torride temperature dell'estate: produzione ridotta dal 30 per cento. Stessi problemi, aggravati dagli incendi, anche in Sardegna, soprattutto nel Campidano e nel Sulcis. Sergio WSiravaSie Il laser entra nei vigneti: seguendo la sua traccia è possibile allineare perfettamente le viti

Persone citate: Merlot, Pinot, Sulcis, Veronese