Greene: il Papa infallibile? Lui ci crede davvero

Greene; il Papa infallibile? lui ci crede davvero A 85 anni lo scrittore inglese più ironico che mai: «Wojtyla è come Reagan, sempre sui teleschermi» Greene; il Papa infallibile? lui ci crede davvero «Il Vaticano assomiglia al Politbjuro: a Mosca, però, le cose cambiano» LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sono pagine tranquille, quiete, quelle di «The Tablet», come s'addice a una rivista cattolica di alto prestigio. Ma il suo ultimo numero vibra eccitato, c'è la febbre dello scoop, un prelibato scoop religioso-letterario. Graham Greene, che del periodico è uno dei probiviri, gli ha concesso una straordinaria intervista, quasi una confessione. Su tutto, sui misteri della morte e della fede, sulla Chiesa, sul Papa, sull'amore. Sugli amori anzi, che sono stati molti e hanno arricchito la lunga vita dell'artista. E' un capitolo ancora aperto. A 85 anni d'età, Graham Greene ha una girlfriend. E' lui a usare questa giovanile parola. Cattolico con molte riserve, un cattolico «agnostico», Graham Greene ha dubbi profondi sulla saggezza della Curia, del Papa, dell'intero Vaticano. «Og¬ gi come oggi, la Chiesa impone cattivi ideali. Un esempio, mi sento a disagio con gli insegnamenti sul controllo delle nascite, controllo su cui i Vangeli non pronunciano una sola parola. Non si può applicare a tale questione il principio dell'infallibilità... Questo atteggiamento della Chiesa non è un ideale, è piuttosto un'ideologia». Greene deplora la dottrina cattolica, secondo cui non bisogna spezzare il legame fra sesso e procreazione. «Il sesso non è soltanto un piacere. Hanno denigrato l'amore, lo chiamano piacere». E l'aborto? Greene lo «aborrisce». Il Pontefice delude lo scrittore, che lo giudica con parole ironiche, beffarde quasi. «Mi ricorda un po' Ronald Reagan. E' sempre lì, sui teleschermi. E' un buon attore: e l'attore voleva fare, quando era giovane. Gli occorre una grande folla o una troupe della televisione. Gorba¬ ciov invece mi ricorda Giovanni XXIII». Sono debolezze perdonabili; più grave invece, secondo Greene, l'eccessiva baldanza di papa Wojtyla. «Non credo che abbia dubbi. Non credo che dubiti della sua infallibilità». Greene ha parlato a John Cornwell, autore del recente libro «A thief in the night», sulla morte di Giovanni Paolo I, Papa per un mese soltanto. E ancora: «Il dubbio è importantissimo per l'uomo, l'ho sempre pensato. Dubitare è umano. Stiamo entrando adesso in un periodo in cui il marxismo suscita dubbi tra i marxisti stessi. Marx non è più infallibile. Il Papa non è più infallibile». Dopo aver sostenuto che la Curia è «come ii Politbjuro sovietico», con la differenza che il Politbjuro sta cambiando e la Curia no, Greene torna al tema «dubbio»: «In Russia, le vecchie certezze si sgretolano, mentre i cattolici respingono i dogmi in¬ flessibili... In questo senso, comunismo e cristianesimo si avvicinano l'uno all'altro: ma, sfortunatamente, questo Papa tenta di ripristinare l'infallibilità». E' un Greene umanissimo che affiora da questa intervista, un «ice gentleman», come lo descrive il «Times», «molto vecchio e molto moderno, molto signorile e molto scandaloso, e sempre molto problematico». Va a Messa (quella in latino), si confessa, si comunica, prega ogni sera, porta sempre con sé un'immagine sbiadita di Padre Pio: ma difende gelosamente il suo diritto di pensare e di peccare. «La Fede attrae, ma io vorrei un miracolo e non credo che lo vedrò». Ha mai sentito il desiderio di ricevere gli ordini sacri? «No, mi piacciono troppo le donne». Per la legge, Greene è ancora sposato, non ha mai chiesto il divorzio, ma la moglie appar¬ tiene a un passato assai remoto. «Ho avuto relazioni con donne per periodi lunghissimi; dodici anni, undici anni, tre anni..., trent'anni. Certo, ho avuto anche avventure di una notte. Ma le mie amicizie erano relazioni di una certa profondità». Greene vive ad Antibes, sulla Costa Azzurra, una residenza scelta «per amore». Un amore che dura da trent'anni, per una donna che egli ancora descrive come la sua girlfriend. «Volevo esserle vicino. Ci vediamo quasi ogni giorno. Lei è sposata, a uno svizzero: ma il marito è... "complaisant". Tutte le tre parti sono d'accordo». «Ma non considera moralmente sbagliato avere delle amanti?», domanda John Cornwell. «Se vivessi con una moglie, non vorrei avere un'amica segreta. Bisogna essere certi che tutti sono felici, tutti e tre*. MaiioCirieilo

Luoghi citati: Antibes, Londra, Mosca, Russia