Mansell si salva per miracolo di Cristiano Chiavegato

Mansell si salva per miracolo Senna il più veloce in prova nel G. P. del Portogallo che oflre un grande brivido Mansell si salva per miracolo La Rial di Banner lo centra a 240 km allora ESTORIL DAL NOSTRO INVIATO Quando Ayrton Senna, ieri alle 13,10, è sceso in pista ed ha subito ottenuto il miglior tempo, nel circuito c'è stato un blackout. Senza corrente elettrica, le prove sono state fermate per una decina di minuti. Ma c'è anche chi ha interpretato, scherzando s'intende, l'episodio come un segno divino. Dopo il brasiliano, il diluvio, tutti zitti e fermi in raccoglimento davanti al prodigioso pilota. In realtà Senna, poi, ha fatto ancora meglio, girando nel finale in 1 '15"496, record del circuito, alla media di 207,428 chilometri orari. Il precedente limite, manco a dirlo, gli apparteneva, l'16"698, ottenuto nel 1986 con la Lotus-Renault turbo a pressione libera, cioè con un motore che si sospetta avesse quasi 1200 cavalli. L'accostamento religioso tuttavia non è casuale, in quanto Ayrton sta attraversando un momento di profondo attaccamento alla fede cattolica: «Devo il mio recupero a Dio. E' la fede che mi sostiene. Vincere o no, non è importante, si tratta di un momento passeggero della vita. Leggendo la Bibbia me ne sono convinto. Nulla ti può ferire se credi». Tutto bello, tutto vero, ma sono dichiarazioni che lasciano almeno attoniti: perché Senna invece di guidare una Formula 1 non si chiude in un monastero? Resta comunque il fatto che questo pilota dalla straordinaria sensibilità è velocissimo, bravissimo, tutto «issimo». Ieri ha staccato di 1 "3 la prima Ferrari, quella di Berger, e di 1"4, sorpresa delle sorprese, la Minardi di Pier Luigi Martini. E ha infilitto quasi due secondi a Prost e Mansell, quest'ultimo protagonista di un terribile incidente che per fortuna si è risolto senza gravi danni, a parte una contusione alla spalla. Sul piano tecnico due rilievi: gli ulteriori progressi della McLaren e le notevoli prestazioni del pneumatici Pirelli, do- po che la casa italiana aveva svolto un enorme lavorò nei test invernali su questa pista. Sospinti anche dalle performances delle gomme, troviamo nelle prime dodici posizioni Sala con l'altra Minardi, Brundle (Brabham) e persino Moreno con la Coloni. Eccezionale comunque la prestazione di Martini e della sua vettura, una Minardi in piena salute. Per quanto riguarda la McLaren, a parte la bravura di Senna, il segreto di questo nuovo passo avanti ha una spiegazione: quasi una settimana di test a Budapest, dove la vettura è stata rivoltata nell'aerodinamica e nelle sospensioni anteriori. Prove che i giapponesi della Honda hanno voluto per un duplice motivo: in Ungheria avevano perso contro la Ferrari e quel circuito ricalca come tracciato questo portoghese. Ed arriviamo alla Ferrari. Bene ma non benissimo. Tanto è vero che Fiorio dopo le prove ha detto che oggi farà cambiare parecchio sugli assetti delle vetture. Il ds ha anche smentito di avere già rinnovato un contratto a John Barnard. «Ci incontreremo martedì a Maranello, parleremo delle nostre e delle sue esigenze. Poi se ci sarà un accordo si parlerà anche della questione economica». Berger nel suo giro migliore ha bloccato i freni in una curva e potrebbe essere un po' più veloce, Mansell si è salvato per miracolo da una pericolosa collisione. Mentre viaggiava a velocità ridotta fuori traiettoria, l'inglese è stato centrato dalla Rial di Danner che andava a circa 240 all'ora. Una sospensione piegata per la Ferrari, distrutta la vettura tedesca, salvi i piloti. Pare che l'urto sia stato provocato da un cedimento sulla Rial al momento del sorpasso. Dopo, con la vettura di riserva, Mansell non poteva fare molto di più del sesto posto. Positivo il debutto della nuova Williams Fk 013, con Patrese quarto e Boutsen settimo. La potenzialità c'è, si tratta solo di trovare le soluzioni di assetto, per il momento c'è ancora un qualche problema di equilibrio fra le sospensioni. Infine la vicenda Prost, il quale fra l'altro in un articolo che comparirà domani su un settimanale parigino rivela di avere fatto una telefonata «con il signor Agnelli» nella sua trattativa per passare alla Ferrari. Pare che i giapponesi della Honda, dopo le piccanti dichiarazioni sui motori di Monza, volessero appiedare il francese prima della fine della stagione. Poi la vicenda si è risolta, ma Alain ha dovuto firmare un documento nel quale si impegna a non danneggiare più l'immagine della propria squadra. Gli hanno tappato la bocca con minacce neppure troppo velate e con una dichiarazione dove in pratica Prost recita un «mea culpa». Insomma l'angelico Senna in Paradiso a colloquiare con Dio e il piccolo, nero francese all'inferno. Cristiano Chiavegato Senna senza rivali. Il brasiliano della McLaren ha subito battuto il record della pista

Luoghi citati: Budapest, Maranello, Monza, Portogallo, Ungheria