Una cattedrale d'acciaio

Una cattedrale d'acciaio ITALIMPIANTI Una cattedrale d'acciaio La «roccaforte» italiana in Iran si chiama Mobaraken, una delle più grandi acciaiere del mondo, un «affare» da tremila miliardi per l'Italia. Lì da sei anni, a 150 chilometri da Esfahan, l'ex capitale persiana, l'Italimpianti e la Nisic (National Iranian Steel industries Co), un ente pubblico iraniano, stanno realizzando un centro siderurgico a ciclo integrale, che entrerà in funzione entro il '92 e produrrà due milioni e mezzo di tonnellate l'anno di laminati piani a caldo e a freddo. Con i suoi otto forni elettrici, Mobarakeh è anche il più grande impianto di questo tipo in costruzione per sfruttare le risorse naturali (minerali e gas) dell'Iran. Il governo di Teheran lo considera una delle sfide più importanti per la ricostruzione industriale del Paese. Alla realizzazione del progetto, nato sulle ceneri dell'impianto previsto a Bandar Abbas prima della guerra, lavorano oltre duecento tecnici italiani (tra progettisti e tecnici) e qualche migliaio di iraniani. Oltre all'Italimpianti, che è la caposettore del progetto, sono impegnate in particolare molte altre aziende italiane — l'Ansaldo Gie, la Nuova Cimimontubi, l'Uva (per la gestione informatizzata dell'acciaieria e la formazione del personale, la Nuovo Pignone — ma il coinvolgimento ha riguardato oltre mille altre aziende italiane medie e piccole.

Persone citate: Bandar Abbas

Luoghi citati: Iran, Italia, Teheran