«Più Tir viaggeranno sui treni» di Giuliano Marchesini

«Più Tir viaggeranno sui treni» La promessa del ministro all'austriaco Streicher dopo il blocco del Brennero «Più Tir viaggeranno sui treni» Bernini riunisce autotrasportatori e Ferrovie INNSBRUCK DAL NOSTRO INVIATO Botta e risposta tra il ministro dei Trasporti Carlo Bernini e il collega austriaco Rudolf Streicher, dopo la «guerra dei Tir» alla frontiera. L'occasione l'ha fornita l'inaugurazione dei lavori per la costruzione di una galleria ferroviaria nella valle dell'Inn. Anche in questa circostanza, la posizione del governo austriaco è rimasta rigida di fronte al problema del passaggio in Austria dei camion attraverso l'autostrada. «Non ho fatto nessuna promessa all'Italia», ha detto Streicher. Ma si è mandato avanti il discorso sul trasferimento a mezzo ferrovia di una parte del traffico pesante che grava sulle strade. A questo proposito, Bernini ha annunciato che martedì prossimo si incontreranno rappresentanti di autotrasportatori e delle ferrovie per gettare le basi di un'intesa che dovrebbe dare contenuto ad un accordo interministeriale. «E' la prima volta che mettiamo insieme queste due categorie». Bernini giunge a Tulfes a mezzogiorno, quando la cerimonia è già finita. Non ha potuto arrivare prima, dice, perché ha preso parte al Consiglio dei ministri. Comincia subito lo scambio di battute con Streicher. «Com'è andata la cerimonia?», domanda Bernini. Il ministro austriaco coglie la palla al balzo per rammentargli la «guerra dei Tir». «S'è svolta — risponde — sotto l'influenza di quanto accaduto nei giorni scorsi. Tuttavia, quegli episodi non li abbiamo messi in prima fila. Abbiamo invece parlato del futuro, e riconosciuto anche il contributo del governo italiano per gli anni che verranno». Replica Bernini: «Abbiamo avuto certe difficoltà. Ma l'importante è che il traffico su rotaia abbia già infilato una buona strada. Presto saremo pronti per la firma dell'accordo interministeriale, mentre ci sono buoni auspici per l'incontro che avremo a Vienna all'inizio di ottobre». Anche dal ministro dei Trasporti tedesco, Zimmer- man, sottolinea Streicher, vengono segnali positivi sul potenziamento delle strutture ferroviarie per il cosiddetto «traffico di accompagnamento». «Ma quando si potrà avviare ■— chiede ansioso Streicher — la costruzione della galleria di base al Brennero?». Bernini spiega che occorreranno non più di due anni per la progettazione. «Per la realizzazione, metteremo un vincolo determinante sulla celerità dei lavori. Cercheremo, insomma, di accorciare i tempi. Pensiamo di potercela fare in una decina d'anni». Streicher fa i suoi conti: il tunnel ferroviario dovrebbe essere lungo tra i 54 e i 56 chilometri. «Impresa senza precedenti. Forse sarà molto difficile accorciare i tempi». Intanto, restano le dispute sui Tir che marciano sulle strade europee. A Tulfes c'è anche il ministro dei Trasporti svizzero, Adolf Ogi. Anche la Svizzera, in attesa di tempi migliori, dovrebbe contribuire allo smaltimento del traffico pesante, in aumento. Ma Ogi non ne vuol sentir parlare: ricorda che nel suo Paese è in vigore da anni il divieto di transito notturno per i camion. E insiste sullo «sviluppo ferroviario». L'incontro prosegue in un albergo sotto la montagna, di fronte alla ferrovia e all'autostrada sulla quale i Tir compaiono e scompaiono oltre l'ampia curva. Infine, una conferenza stampa, dopo che Streicher ha ribadito che «la politica austriaca dei transiti commerciali non costituisce merce di scambio per l'entrata nella Cee». Si torna a parlare del blocco dei camion al Brennero. Dice Bernini: «Credo sia da evitare in futuro una prova del genere. Non è così che si risolvono certi problemi. I governi stanno lavorando, e questa è la via giusta. Il mio dovere, naturalmente, è anche quello di tutelare gli interessi dei nostri camionisti. Ma per fare questo bisogna avere una buona dose di realismo, rendersi conto che qualcosa sta cambiando». Giuliano Marchesini

Luoghi citati: Austria, Innsbruck, Italia, Svizzera, Tulfes, Vienna