DISSENSO A PRAGA di Alfredo Venturi

La Ddr stronca i suoi riformisti GERMANIA EST m I dissidenti: «Non spetta al partito decidere sulla nostra posizione legale» La Ddr stronca i suoi riformisti No al riconoscimento formale diNeues Forum BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dunque la Sed, il partito socialista unificato di Germania che regge la Repubblica Democratica, non ha alcuna intenzione di cedere alle pressioni di chi invoca il pluralismo politico. Con il secco comunicato dell'altra sera, il ministero dell'Interno di Berlino Est ha negato a Neues Forum, il primo dei gruppi di oppositori nati nei giorni della grande fuga a Occidente, la registrazione legale. Si tratta di un'organizzazione «ostile allo Stato», e la raccolta di firme attuata dai promotori è un «tentativo illegale di ingannare i cittadini della Ddr». Quelle firme, intanto, hanno superato quota 2500: lo comunica Baerbel Bohley, la pittrice che è fra i portavoce di Neues Forum. Un altro dei fondatori del gruppo, Rolf Henrich, osserva che non può essere la Sed a determinare la posizione legale dell'organizzazione. Per questo i dirigenli di Neues Forum hanno preannunciato un'azione legale contro la decisione che vorrebbe escluderli da ogni possibilità di impegno politico. Quella decisione non sorprende nessuno: ma i nuovi oppositori sottolineano che l'ipotesi riformistica sta facendosi largo anche all'interno del partito. Mentre la neonata opposizione tedesca orientale comincia la sua navigazione irta di osta¬ coli, è continuata ieri a Berlino Est la riunione degli ideologi del socialismo reale. L'agenzia ufficiale Adn informa che i partecipanti al conclave, fra i quali figurano il sovietico Vadim Medvedev e l'ungherese Janos Barabas, sono stati ricevuti da Guenter Mittag, il responsabile per l'economia nella Sed e uno dei possibili successori di Erich Honecker ai timone del partito e dello Stato. Ai suoi ospiti Mittag ha fatto un discorsetto, in cui ha sottolineato il carattere di «continuità e rinnovamento» nelle politiche della Ddr. Il dirigente Ddr non ha mancato il solito accenno indiretto alla questione dei profughi: «Ogni tentativo imperialista di cambiare il corso della storia — ha detto — è destinato all'insuccesso». Frattanto l'esodo continua, sia pure con ritmi rallentati, e il numero dei fuggiaschi legalmente usciti dall'Ungheria si avvia ormai verso quota 20 mila. Budapest ha fatto sapere che alcune centinaia di auto, abbandonate sul suolo magiaro dai profughi saranno trasportate a Bonn. Secondo uno studio dell'Istituto per l'economia tedesca l'afflusso dei connazionali dalla Ddr e dall'Est europeo ha effetti positivi a breve termine: ringiovanisce la popolazione federale, migliora il sistema di assistenza sociale, rilancia la congiuntura e il gettito fiscale. Alfredo Venturi

Persone citate: Erich Honecker, Guenter Mittag, Janos, Vadim Medvedev